Magari ci fossero tanti…Pazienza
È indubbio che l’esordio stagionale con il Monopoli in Coppa Italia ha lasciato a tutti l’amaro in bocca. Uscire subito dalla competizione, perdere tra le mura amiche ed evidenziare problemi nell’assimilazione dei concetti di gioco voluti da mister Brambilla sono tutti elementi che destano preoccupazione e che creano più di un campanello d’allarme.
Si è vista qualche buona individualità ma spesso è mancato il gioco di squadra al di là del modulo proposto dalla guida tecnica.
Tra le buone individualità ci piace sottolineare l’ottima prova del giovane Orazio Pazienza, classe 2006, che si è mosso in campo come un veterano, senza farsi prendere dall’ansia da prestazione che avrebbe potuto bloccare un giovane che fa l’esordio nello stadio della propria città, dopo esser stato scelto nell’undici titolare.
Si corona quindi il sogno di un ragazzo che, nonostante la giovane età, ha già fatto tanti sacrifici per arrivare a giocare con la maglia della propria squadra del cuore.
Riuscire a far giocar bene un ragazzo delle proprie giovanili è poi, di contro, sempre un successo per tutti coloro che hanno scommesso sul ragazzo e non hanno mai smesso di credere in lui.
Spesso i tifosi si aspettano i calciatori importanti, quelli con esperienza, quelli che infiammano le giornate del calciomercato e poi ti accorgi che alla prima gara, quella che potrebbe portare i primi punti, tra i migliori in campo si assesta un ragazzo giudicato sommariamente un rincalzo.
Il calcio in generale, soprattutto in Italia, dovrebbe cominciare a credere di più nei settori giovanili cominciando a capire che solo così il calcio italiano può fare quel salto di qualità che eviterebbe di fare certe figure come quella fatta agli ultimi europei.
Non sappiamo cosa ci riserverà il mercato nei prossimi giorni ma tutti ci auguriamo di tesserare per il Foggia calciatori che abbiano il talento e la voglia di Orazio Pazienza.