L’importanza della Coppa

Coppa sì o Coppa no. Molto spesso le società ma anche i tifosi snobbano questa competizione. Molto più importante il campionato, gli obiettivi stagionali, quelli che passano sempre attraverso le classifiche. Certamente Maiuri avrà pensato alla partita contro il Messina, di certo non avrà voluto rischiare qualche infortunio e a Foggia si è presentato con una formazione imbottita di giovani. Di contro, mister Cudini, sicuramente più sereno per la fiducia che vede crescere intorno a sè, coglie l’occasione di dare minuti a chi è stato meno impegnato ultimamente ma che comunque ruota intorno alla prima squadra. Di giovani ne ha anche lui, ma sono quelli che potresti ritrovare tranquillamente nella distinta di una qualsiasi gara di campionato.
Fuori Marino e Martini, già ormai titolari nello scacchiere rossonero, nel Foggia si dà spazio ad Antonacci, Fiorini, Rossi, Idrissou, ai fuori rosa Di Modugno e Odjer, alle promesse del vivaio Pazienza e Agnelli. Non sarà una squadra primavera ma certamente una squadra alternativa che potrà servire ancora in Coppa, ma che può sentirsi pronta a partite importanti durante la stagione.
Questa partita di Coppa è servita a dare minuti nelle gambe a Riccardi che dovrà senz’altro accelerare il processo di inserimento, considerato che il suo ingaggio è stato dettato dalle condizioni di lungodegente di Marzupio.
Partita di Coppa inutile? Sicuramente no, considerate anche le circa 2000 presenze sugli spalti, numero interessante per il primo turno di Coppa Italia di serie C.

Risultato? Un dettaglio. La vittoria serve per passare il turno e tenere caldi i “rincalzi” che, se così bravi come visti contro il Sorrento, potrebbero creare già da subito “problemi” a Cudini.
Se una rosa riesce a dare dubbi e imbarazzi al proprio allenatore, allora vuol dire che è stata costruita bene e può far ben sperare per il futuro.