Le esternazioni di Agnelli
di Salvatore Valerio
Chi è esperto di comunicazione sa che quando c’è bisogno di chiarire, rettificare una dichiarazione o esternazione, vuole dire che il messaggio non è stato dato nel migliore dei modi. Ci riferiamo a quelle esternazioni o gaffe fate voi, (che non sono piaciute neanche all’ambiente juventino) di qualche giorno fa in cui il Presidente della Juventus parlava di ranking di squadre italiane come la Roma, che per una sfortunata stagione rimane fuori dalla Champions nonostante il blasone e di altre squadre come l’Atalanta che senza il blasone europeo si trova a giocare in Champions League solo grazie ad una ottima stagione.
La dirigenza atalantina ci è rimasta (giustamente) male.
Pare che lo strappo sia stato poi ricucito grazie ad una telefonata del massimo dirigente bianconero che ha chiarito il tutto evidenziando di non voler denigrare lo splendido campionato della squadra atalantina, “ma semplicemente tutelare i club storici, che –a suo dire-a causa di una stagione storta rischiano di rimanere fuori dall’Europa che conta, con grossi danni anche di natura finanziaria.”
Al netto di questo chiarimento, che può avere anche un razionale, se riferito ai danni di immagine oltre a quelli finanziari di squadre blasonate, ma non tiene conto di certi aspetti molto importanti che riguardano il mondo dei tifosi e di certi dirigenti. Quella passione, quel sogno identitario sui quali molti tifosi si esaltano e si avvicinano al calcio considerandolo anche come un rifugio dalle durezze e dalle quotidianità della vita. Il sogno atalantino oggi rappresenta tutto questo. Un sogno diventato realtà per la lungimiranza della Presidenza di Antonio Percassi, imprenditore di spessore sempre attento a far quadrare i conti, con un occhio al bilancio ed uno alla scelta di qualità dei suoi calciatori ben allenati da un grande condottiero di nome Gasperini. L’unico nostro cruccio che tutto questo si palesa in una realtà del nord e non del sud, ma questa è un’altra storia.
Facciamo nostre, in conclusione, le considerazioni di un grande giornalista, Marino Bartoletti che afferma: “ Il calcio e lo sport in generale sono pieni di sogni realizzati ( e l’Italia è una miniera). E i sogni (altrui) vanno ammirati e rispettati. Soprattutto da parte di chi ha sempre e solo dormito in letti di piume.”
PS. Domenica finalmente si giocherà.
A porte chiuse le cinque partite non giocate tra cui il Derby d’Italia tra Juve e Inter. Lunedì toccherà a Sassuolo Brescia.