La sicurezza del binomio Zeman-Canonico

Ci sono operazioni nel calcio che possono sembrare di puro marketing e di essere considerate degli specchietti per le allodole finalizzati a convincere la gente sulla loro bontà.
L’operazione Zeman può sembrare una di queste, considerata la lunga assenza del boemo dai campi di calcio che si accompagna alla età che inesorabilmente avanza.
Il dubbio viene fugato subito ed è lo stesso Zeman che convince i più scettici non solo con la battuta legata ad un suo presunto miglioramento conseguenziale al tempo che passa, ma anche perchè ci è sembrato abbastanza determinato ad intraprendere l’ulteriore avventura in casa Foggia.
Chi conosce Zeman sa benissimo che quando scende in campo per preparare le sue squadre, lo fa come se fosse la sua prima volta, cercando la perfezione necessaria alla sua crescita e a quella dei suoi uomini.
Non a caso è sembrato rammaricato per la sua ultima esperienza rossonera, rimarcando di esser riuscito solo a “sfornare” nuovi talenti donati al calcio nazionale, operazione che però non riuscì a compensare l’assenza alle spalle di una società che avrebbe potuto far nascere un nuovo ciclo da queste parti. Ecco, forse con Canonico si può realizzare un ciclo, lo abbiamo capito dall’entusiasmo del prossimo presidente che non riusciva a nascondere la propria contentezza e la propria soddisfazione.
Ora si dovrà fare la squadra e possiamo star tranquilli che Zeman non è venuto a Foggia solo per amicizia, lui stesso sa benissimo che verrà accontentato soprattutto da Pavone.
Solo qualche mese fa in pochi avrebbero scommesso su una giornata come quella di sabato ed invece tutto è vero, sta per nascere qualcosa di importante.