La categoria è salva, almeno sul campo

E’ la partita che decide il futuro delle due squadre nei professionisti, almeno sul campo anche perché i problemi societari potrebbero fagocitare entrambe verso lo sprofondo del mondo del calcio.
Mister Gentile conferma un guardingo 4-4-2 utilizzando dal primo minuto Emmausso a far coppia in attacco con Sarr. In mediana Zunno a sinistra con Gala e Pazienza centrali e Tascone a destra, in difesa giocano Salines e Felicioli esterni con Dutu e Parodi a guardia di Luciani.
Partono bene i padroni di casa che dopo aver tentato di colpire in contropiede con Sarr anticipato da Krapikas, al 18’ vanno in vantaggio con Emmausso che sfrutta nel migliore dei modi il prezioso cross basso di Zunno, in pratica la vendetta dei due ex messinesi in maglia rossonera. Gli ospiti tardano nella reazione ed il Foggia va di nuovo vicino al gol con Sarr che tira su Krapikas da buona posizione.
Nella ripresa, Gallo rivitalizza i suoi con due cambi, l’esperto De Sena ed il giovane Dell’Aquila prendono il posto di Petrucci e dell’ammonito Chiarella rendendo, così, lo schieramento più offensivo nel tentativo di ribaltare il risultato. Al 60’ c’è l’azione più pericolosa per i peloritani che approfittano di un momento di confusione in area foggiana per impegnare Perina che deve superarsi per opporsi alla conclusione di Frigerio dall’altezza del dischetto. Tordini, in acrobazia, cerca di ribattere il pallone ma si infortuna gravemente ed è costretto ad uscire dal campo in barella fra gli applausi di incoraggiamento dello sportivo pubblico foggiano. Al 70’ minuto il Var diventa protagonista dapprima facendo annullare il gol del raddoppio di Mazzocco, pescato in posizione di fuorigioco sulla respinta del portiere giallorosso su tiro di Kiyine, e poi quando sul ribaltamento di fronte, richiama l’attenzione del direttore di gara reo di non aver sanzionato un fallo in area di Parodi su Luciani. Dal dischetto va lo stesso numero 18 che si fa parare il tiro da Perina in uno Zaccheria in tripudio. Dopo lo spauracchio ritorna uno stato di quiete apparente movimentato da Zunno che ci prova dalla distanza ma un difensore siciliano devia in angolo. Negli otto interminabili minuti di recupero è il Foggia a rendersi nuovamente pericoloso con Sarr che per poco non approfitta di una dormita della difesa giallorossa. I satanelli ritornano così alla vittoria in una partita che almeno per la classifica finale significa ancora Serie C. Da registrare la contestazione finale delle curve nei confronti dei calciatori, decretando il saluto finale al solo Gentile chiamato, suo malgrado, a traghettare il Foggia in un’impresa eroica.
Foggia – ACR Messina 1-0
Marcatori: 18′ Emmausso (F)
Foggia (4-4-2): Perina; Salines (37’st Camigliano), Parodi, Dutu, Felicioli; Tascone (22’st Mazzocco), Pazienza, Gala (22’st Kiyine), Zunno; Emmausso (37’st Orlando), Sarr. A disp. De Simone, Testa, Silvestro, Santaniello, Marzupio, La Porta, Da Riva, Touho, Brugognone, Spanò. All. Gentile
ACR Messina (4-2-3-1): Krapikas, Lia (42’st Pedicillo), Gelli, Dumbravanu, Garofalo; Buchel, Crimi; Chiarella (1’st De Sena), Petrucci (1’st Dell’Aquila), Tordini (18’st Vicario); Luciani (33’st Costantino). A disp.: Meli, Ingrosso, De Sena, Gyamfi, Marino, Haveri, Mameli, Anzelmo, Morichelli. All. Gatto
Arbitro: Calzavara di Varese
Assistenti: Romano di Isernia e Taverna di Bergamo
IV Uff: Manzo di Torre Annunziata
VAR: Serra di Torino
AVAR: Reda di Molfetta
Ammoniti: Chiarella (M), Crimi (M), Luciani (M)
