In serie C non andranno solo i tifosi!

Si passa da una nottata insonne per l’ansia da prestazione in una gara praticamente vitale, ad un’altra nottata senza chiudere occhio per un epilogo al quale si fa fatica a credere. Gli ultimi 10 minuti fatali del campionato confezionano un regalo ai rossoneri che nessuno si aspettava.
Si fa fatica a trovare un responsabile, uno solo. Si perde e si vince tutti insieme e soprattutto non si perde mai in una sola gara o per l’errore del singolo. Nessuno ha rimproverato Leali per quel suo episodio sfortunato di Cremona. Il suo campionato lo ha fatto e a lui vanno fatti i dovuti ringraziamenti. Galano e Iemmello non hanno sbagliato a Verona, hanno fallito il loro campionato, forse non per demerito loro ma forse per un modulo che non li ha mai valorizzati e che li ha penalizzati. La presenza di Kragl anche quando non era al top, la necessità di insistere con un 3-5-2 che non ha mai esaltato il gioco sotto porta, sono forse la causa del fallimento di un progetto sportivo.
Ognuno ha le proprie responsabilità per questo risultato infausto e nessuno degli attori deve permettersi di scaricare le colpe su altri, parlare di responsabilità di chi non c’è più e non può replicare. Ciascuno si riguardi il film del campionato, riguardi il proprio operato e si dia un voto. Troppe insufficienze, lo studente non merita nemmeno di essere rimandato, va bocciato.
Una cosa è certa. In serie C non va solo la città, non vanno solo quei tifosi che stanotte, sconvolti e piangenti ma sempre con la sciarpa al collo, son tornati da Verona. In serie C ci andate tutti, direttore sportivo, allenatore e calciatori. Dovrete annotare questa retrocessione sul vostro curriculum e presentarlo al prossimo datore di lavoro.
Avreste dovuto portare il Foggia nel centenario in serie A, forse lo avete sepolto definitivamente.