Il secolo rossonero – Gianni Pirazzini
Comincia oggi la rubrica “Il secolo rossonero” che, in prossimità del centenario, volta per volta, riporterà alla memoria dei nostri lettori, la storia del Foggia attraverso i protagonisti, attraverso le partite, attraverso gli eventi non solo per nostalgia ma per trovare i giusti stimoli affinchè si possa continuare a scrivereper altri 100 anni ancora..
Il modo migliore per cominciare è quello di dare risalto al capitano per eccellenza, a quel Gianni Pirazzini che da solo ha scritto buona parte delle imprese più esaltanti di questa lunga storia.
“Quando si parla di Gianni Pirazzini si parla del capitano del Foggia, si parla della bandiera rossonera, si parla di un qualcosa che forse non esiste più nel mondo del calcio. Tutto questo non perchè sia stato di gran lunga il calciatore con le maggiori presenze con la maglia rossonera o colui che per più volte ha portato con orgoglio la fascia da capitano, ma perchè lui era il leader, sapeva guidare la squadra in campo e nello spogliatoio accettando di dedicare la sua carriera in Capitanata rinunciando alle lusinghe di numerosi grandi clubs. Foggia, la sua città di adozione, continua a considerarlo, anche dopo tanti anni, riconoscendo in lui l’immagine di una squadra e di una società, che seppero crescere facendosi apprezzare in tutta Italia. Quando si parla di blasone, quando si pensa ad imprese sui campi più prestigiosi in Italia, molto lo si deve a quest’uomo che ha saputo far crescere quella passione e quell’orgoglio e che ha saputo tenere una città legata ai suoi colori anche a distanza di tanti anni.”
Gianni Pirazzini nasce a Cotignola, in provincia di Ravenna, il 20 settembre 1944. Proprio a Ravenna inizia a calcare i campi di gioco, prima nel settore giovanile e poi approdando in prima squadra in serie C. Il nome di Pirazzini è comunque legato alla maglia rossonera del Foggia, squadra con la quale si affermerà a livello nazionale e disputerà campionati di serie A e di serie B. A Foggia arriva nel 1967 ed a Foggia termina la sua carriera di calciatore nel 1980.
Definito il capitano da sempre della squadra rossonera, resta il calciatore che ha vestito più volte la maglia del Foggia disputando 374 gare di campionato delle 424 ufficiali.
Nel suo ruolo di libero, risultò negli anni 70 uno dei più validi calciatori presenti in Italia al punto di essere tra i pre-convocati in nazionale prima dei mondiali del 1970 in Messico. Tatticamente non disdegnava di riversarsi in area avversaria, potendo vantare in carriera anche 13 reti realizzate di cui 8 in serie A.
Legato alla sua squadra come pochi, non accettò in carriera di trasferirsi altrove disputando a Foggia 4 campionati di serie A (106 presenze e 8 reti), 8 di serie B (255 presenze e 5 reti) e accettando di concludere la sua attività di calciatore facendo da chioccia a quel Foggia che nel 1980 risalì dopo un solo anno dalla serie C.
A fine carriera intraprende la carriera di direttore sportivo prima e di allenatore successivamente, ma è con il settore giovanile del Foggia che Pirazzini si toglie grandi soddisfazioni riuscendo, da responsabile, a portare gli allievi per due volte a vincere lo scudetto.
A Foggia ha avuto anche una esperienza come consigliere comunale, dopo essere stato eletto nelle file della DC nel 1976 con un largo consenso, il giorno stesso che con il suo Foggia ritornava in serie A.
Vive a Foggia, è sposato e ha tre figlie.