Il perché di una retrocessione
Non ci crede nessuno. Tanto meno io. Una retrocessione per cosa?? Un articolo non scritto o interpretato male? Siamo seri, si creerebbe un pregiudizio unico e tra l’altro poco convincente. Paradossalmente potrebbero dare al Foggia Calcio 1 milione di punti di penalizzazione nel prossimo campionato, giusto per non correre il rischio che si salvi. Poi magari a fine campionato tutte le testate giornalistiche potrebbero dire che nonostante il milione e 36 punti fatti dal foggia, per una strana moda di fare giustizia, il Foggia non raggiunge i playoff. Non ne uscirebbe bene nemmeno il peggior giudice dei processi utopici. Il mondo del calcio ha una grande missione. Dimostrare agli altri sport, non perché intesi in forma minore ma semplicemente, per quello sport dove girano più soldi, di essere giusto ed equo, equilibrato e Severo nelle remore della crescita dello sport, una delle poche cose pulite in un mondo più o meno zozzo. Potrebbero paradossalmente condannare una società ad una multa pari importo ad una mutualità che pare sempre di più la mutualità dell’antisportivita’. Certo è che alla fine avremo tutti bisogno di un appoggio economico, non godendo di paracadute che , se inteso in altri sensi, crea figli non voluti. Un aiuto da parte di imprese locali che, non deve essere chiesto da chi scrive, da chi tifa, da una politica più o meno allineata. Un aiuto che deve essere richiesto da una società che ha messo capitali, sbagliando e rischiando, subendo ma spesso esultando. Una società che faccia capire agli imprenditori un progetto serio, concreto, certo, diventando così semplici portavoce di un idea fattibile che faccia del bene ad una città ed una tifoseria, valorizzando nel contempo l’imprenditoria del territorio e facendo capire a chi, pensando solo di distruggere un territorio, di che pasta siamo fatti.