Il Foggia non merita la D

Il calcio, come tutte le realtà, resta in sospeso ed in un mondo di incertezza. Per tutte le altre attività si sta riprendendo con le limitazioni, con mille precauzioni ma comunque si sta riprendendo. Per tornare alla normalità ci vorrà del tempo, poco o tanto non è detto saperlo, ma almeno la strada è stata presa.
Per il calcio non si vuole riprendere, non si vogliono concludere i campionati, non si vuole venire incontro a chi stava lottando per una promozione o una retrocessione, si va verso la cristalizzazione delle classifiche e chi si è visto si è visto. Praticamente chi, magari per caso, si trovava al primo posto prima dello stop, si troverà a vincere un campionato senza aver disputato tutte le gare. Praticamente pensiamo ad uno studente universitario che, senza dare tutti gli esami, si trova laureato per volontà divina.
A questo punto, salomonicamente, si dovrebbe andare incontro a squadre come il Foggia che ad un solo punto dalla vetta e con un confronto diretto importante da disputare in casa, non può restare in serie D senza aver perso il campionato. Se si vuole riformare il calcio, se si vogliono ridurre le società professionistiche, si anticipassero i tempi e, per una rinascita del calcio stesso, si parta dall’entusiasmo della gente e dal calore delle piazze. A Foggia la pay tv farebbe la fame, a Foggia c’è ancora l’usanza di andare sugli spalti. Il tutto rappresenterebbe un bello spot per il calcio del futuro. Pertanto non fate del male a questa città che soffre ancora per le ferite dello scorso anno, evitiamo i tribunali, i ricorsi, gli avvocati.
Il Foggia vuole vincere sul campo ma se non glielo consentite, vedete voi come fare per accontentarlo. Questa piazza merita altro e voi dovete prenderne atto.