Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano L'opinione

Il centenario magari con i satanelli

di Salvatore Valerio

Alle volte, finchè non si tocca con mano, non si crede che è proprio finita. Tutti sapevano e sanno il futuro che attende il popolo rossonero ma quanto è stato brutto veder smontare il tabellone luminoso e i cartelloni luminosi pubblicitari che circondavano il campo di gioco. Il calcio, quello visibile in tv, quello vero, è andato via.
Sicuramente si ripartirà, magari con obiettivi diversi, ma comunque si ripartirà. Più di una società si sta formando, toccherà al sindaco valutare le proposte e affidare il titolo alla più convincente sotto il profilo della serietà e della forza economica. Anche per Landella non sarà semplice perchè può anche succedere che chi si presenta in un modo può successivamente comportarsi diversamente, ma purtroppo alla fine una scelta va fatta.
Piuttosto il sindaco dovrebbe occuparsi, in questi giorni di caldo infernale, della manutenzione del prato dello Zaccheria perchè altrimenti lo stesso diventerebbe impraticabile per l’inizio della prossima stagione.
Altra preoccupazione dei tifosi è il poter festeggiare, anche se tra i dilettanti, senza il simbolo della squadra, quello della serie A. I satanelli sono di proprietà dei tifosi. Quel simbolo, frutto del lavoro e del genio del compianto Savino Russo, mio carissimo amico, è di tutti.
La famiglia Sannella lo ha rilevato dal fallimento di Casillo, dobbiamo sperare che possa ritornare già da subito sulle maglie rossonere a testimoniare che comunque la vita continua. Questo è un gesto che la vecchia proprietà dovrebbe fare dopo non esser riusciti a salvare il salvabile ed aver lasciato la gente senza squadra.
Il sindaco ha l’incombenza più importante e difficile, quella di affidare il Foggia in mani sicure ma se riuscisse anche a farsi restituire i satanelli farebbe un bel regalo a chi è ancora incredulo per quello che è successo.

Redazione Solofoggia.it

Ultimi articoli