I tifosi rifiutano l’elemosina

Questa partita ad Andria verrà ricordata soprattutto per il grande rifiuto della tifoseria organizzata ad accettare quella concessione che gli stessi ultras considerano alla stregua di una elemosina. Avevamo già detto che 200 tagliandi sembravano pochini, che la decisione era giunta tardiva e che era sembrata molto più una forte restrizione che una grande concessione.
Bisogna cominciare ad avere rispetto di Foggia e della sua gente, bisogna far valere la stima e il rispetto che tutta Italia ha avuto per questa tifoseria in categorie più importanti e prestigiose.
Piuttosto qualcuno cominci ad ammettere l’errore compiuto nel collocare questa squadra in questo girone dopo aver concesso privilegi diversi, lo scorso anno, a Bari e Avellino. Lo ripeteremo sino alla noia, una società che ha sborsato mezzo milione di euro a fondo perdito, meritava più attenzione e rispetto.
Il Foggia, ancora una volta, giocherà con l’handicap del dodicesimo uomo in meno mentre allo Zaccheria giungono serenamente tifoserie da ogni dove, allo Zaccheria presumibilmente non vengono nemmeno perquisite visto che i tifosi dell’Acireale riuscivano, mercoledì scorso, a far scoppiare due grossi petardi durante la gara.
Non riusciamo quindi a comprendere la logica, non riusciamo a capire quali sono i parametri, siamo sempre più consci che da questa categoria, una squadra come il Foggia deve scappare via senza se e senza ma. Per far questo bisogna portare a casa i tre punti anche senza tifosi, in una gara contro tutto e tutti e dedicare questa vittoria a chi ha preso la rispettabilissima decisione di non accettare l’elemosina.