Gli orologi sembravano fermi…
Sono stati solo 20 minuti, ma tra i più “lunghi” della storia del Foggia. Gli orologi sembrava si fossero fermati, che avessero rallentato la loro corsa. Il Foggia stava lottando e soffrendo per portare a casa la tanto desiderata vittoria ma il Perugia non ci stava, pressava, non mollava, continuava a chiudere gli avversari nella propria metà. Ogni palla allontanata era un sospiro vissuto alla stessa maniera sul campo e sugli spalti. C’è qualcuno in trribuna che dice che l’arbitro ha dato un minuto in più di recupero…sarà così?… ma alla fine arriva il triplice fischio che certifica che il Foggia c’è e che lotterà sino all’ultimo minuto per regalare un sogno che sembrava ormai svanito dopo Cremona e che ora si può avverare tranquillamente.
Bisogna non mollare mai anche quando gli avversari sembrano più forti, anche quando il tempo scorre e tu non concludi, anche quando di fronte ti ritrovi calciatori come Verre che in serie B ci stanno per sbaglio, anche quando la palla sembra non voler entrare. In questi momenti del campionato vince chi è più lucido, chi non si fa prendere dalla frenesia di dover concludere al più presto. I campionati si possono decidere anche al 90′ dell’ultima giornata, l’importante è esserci sempre.
Ora si può essere felici per una vittoria conquistata, i tifosi possono andare a letto con la consapevolezza di prendere sonno con facilità. Da domani tutti pronti per preparare la sfida finale, quella definitiva.
Dopo la partita con il Perugia una certezza è palese: il Foggia c’è, il suo pubblico pure, insieme pronti per la prossima battaglia.