Foggia…tutto un incubo!
Ci sono partite che si possono perdere ma quando la vittoria è fondamentale per uscire dalla zona retrocessione e la squadra non fa assolutamente niente per conquistarla, allora vuol dire che è notte fonda e che l’era di Grassadonia volge inesorabilmente al termine.
Tutti i calciatori, ma proprio tutti, sono al di sotto della sufficienza al di là di moduli e di concetti tattici, e pertanto non si è mai percepita in campo la voglia di provare a vincere, di mostrare a tutti quell’impegno che la squadra aveva promesso prima di partire da Foggia.
La speranza, dopo una prestazione del genere, è quella che magari possa bastare il cambio della guida tecnica perchè altrimenti il baratro comincerebbe a condizionare una squadra creata per vincere e che, senza se e senza ma, si ritrova all’ultimo posto e, dopo la prestazione con una diretta concorrente, ci viene da dire anche meritatamente.
Non sappiamo se la società stia ancora riflettendo sul successore di Grassadonia. Riteniamo che Nember, avvisato dai fischi della settimana scorsa, abbia già pronto un piano B e la città è in attesa di conoscerlo.
Ripetiamo, ci aspettavamo qualcosa in più dai singoli, soprattutto dai più esperti, per quello che riguardava l’impegno a favore del tecnico ma soprattutto per i tifosi accorsi ancora una volta numerosi in Toscana.
Al tecnico diciamo che, ancora una volta, la partita, a partire dall’approccio, è andata totalmente in modo diverso da quanto indicato alla vigilia. Il problema probabilmente non sarà stato di incapacità tecnica ma nel non riuscire a trasferire certi concetti alla squadra.
Oggi presumibilmente pagherà Grassadonia, a gennaio qualcun altro potrebbe cambiar aria perchè certi spettacoli non sono assolutamente da Foggia.