Foggia, così non va…
di Massimiliano Contini
Giusto, così non va caro Foggia, le tre sconfitte stagionali minano le certezze dei rossoneri ma resta altresì il fatto che il campionato è ancora molto lungo, ed è ancora troppo presto per dare già la croce addosso a mister Grassadonia, troppo poco, insomma, per lasciarsi prendere dal panico, anche se giustificato dal fatto che siamo ancora a meno 5 nella graduatoria. Detto ciò, resta il fatto che la squadra allenata dal tecnico nativo di Salerno si dimostra ancora impreparata. I giocatori del Foggia, contro il Palermo sembravano stanchi, a tratti confusi e demotivati: segnali pericolosi, da non sottovalutare, per una squadra che ha fatto della brillantezza il proprio credo calcistico fondato su bel gioco e spensieratezza. Primo tempo discreto, a parte Kragl, che con quella punizione bomba ha portato temporaneamente in vantaggio i rossoneri, invano, visto il risultato finale. Dopo ciò la catastrofe, dove Agnelli lottava su ogni pallone per cercare finalmente un po’ di dinamismo al centrocampo, Mazzeo, da solo, in attacco dove purtroppo non riusciva ad incidere anche perché durante tutto il corso della partita è stato servito poco e male dai suoi compagni (un allarme, quello del bomber rossonero, su cui Grassadonia dovrà lavorare). Dalla sconfitta contro i palermitani emerge anche un preoccupante quadro difensivo, il reparto arretrato (l’unico a non esser stato modificato durante il calciomercato) continua a prendere gol: 11 gol presi in 4 gare ufficiali. Insomma, Grassadonia nel post-partita ha chiesto tranquillità ed è giusto che sia lui a trasmetterla ai propri giocatori: gli obiettivi, però, restano ambiziosi e allora è bene trovare soluzioni prima che la situazione degeneri. Magari con l’inserimento totale di Iemmello e Galano, risorse importanti che i rossoneri hanno preso in estate proprio per potenziare l’attacco; oppure con la scelta di puntare con continuità affiancando a Mazzeo un altro centroavanti che sia in grado di supportarlo meglio nella zona offensiva del campo. Sabato c’è il Pescara e già dal prossimo incontro potremmo assistere a qualche cambiamento del genere, per mettere fine a questa mini-crisi e dare nuova linfa ad un Foggia spento e prevedibile. Forza, Foggia!!!