Foggia – Avellino 2-1: la cronaca
Primo tempo
Ottima è la partenza degli ospiti che già al 6’ minuto impensieriscono la retroguardia rossonera con un’ azione sull’asse Laverone – Asencio con il tiro di quest’ultimo che termina alto sulla traversa. Risponde Deli con una cavalcata in solitaria e conclusione salvata sulla linea di porta da Ngawa. Il dominio iniziale degli irpini si concretizza all’11’ quando il solito Asencio è bravo a trasformare in rete la torre di testa di Migliorini salito in attacco per sfruttare un calcio di punizione sulla tre quarti. Cambia il copione e gli uomini di Novellino si arroccano a difesa della propria area con l’intento di sfruttare le ripartenze. Il Foggia riordina le idee e va alla ricerca del pareggio che arriva solo al 35’ con Nicastro che dapprima pecca di altruismo servendo da buona posizione Mazzeo in ritardo ma poi è lesto a ribadire in rete la corta respinta di Radu. I padroni di casa approfittano dell’entusiasmo per lo scampato pericolo e ad un minuto dal termine del tempo regolamentare sprecano la più ghiotta delle occasioni per raddoppiare. Per un fallo di D’Angelo su Gerbo lanciato in area da Agnelli, l’arbitro decreta la massima punizione unitamente all’espulsione del capitano biancoverde. Dal dischetto bomber Mazzeo spara incredibilmente alto sulla traversa.
Secondo Tempo
Nella ripresa è ancora il Foggia a mantenere il pallino del gioco anche se serve uno scossone per smuovere le acque stagnanti in cui l’Avellino attende l’avversario. E così Stroppa cambia modulo ritornando al 4-3-3 ed inserendo Floriano al posto di Camporese. L’innesto dona maggiore dinamicità alla manovra dei satanelli che al 23’ raggiungono il raddoppio a coronamento di una splendida triangolazione Agnelli, Gerbo, Mazzeo con il barbuto attaccante che si fa perdonare l’errore sul penalty. Sulle ali dell’entusiasmo al 73’ Deli colpisce la traversa su tiro ad effetto. Gli ospiti non riescono a concretizzare una valida manovra difensiva anche grazie alla difesa dei satanelli ordinata e rinforzata nei minuti finali da Martinelli subentrato a Deli, anche oggi artefice di una prestazione a corrente alternata.