Facebook o antitrust?

di Alessio Mangano

Se leggiamo bene le varie dichiarazioni che circolano in questi giorni, sembrerebbe che certe operazioni finanziarie potrebbero saltare per l’atteggiamento non positivo di alcuni tifosi, per alcuni media e per quanto emerso dai social.
Riguardo ai media, ben venga la pluralità delle opinioni perchè non si può far leva sempre e soltanto su testate apertamente dichiarate; poi ci sono i tifosi che sono come i clienti, hanno sempre ragione e hanno tutti la testa per pensare, valutare, giudicare. Circa i social, ricordo a tutti che è un fenomeno conosciuto da tempo ma non è certo l’antitrust che dà parere favorevole o meno su una operazione finanziaria.
Ci sarebbe una trattativa che potrebbe portare in società la bellezza di 15 milioni? Bene, concludete l’operazione e vi assicuriamo, da foggiani, che il 100% dei tifosi, per strada, nei bar, sui social saranno dalla vostra parte senza alcuma remora.
Sarebbe bene anche ricordare a tutti che non sono stati nè i tifosi, nè i media e nè i social a mettere in piazza i diverbi societari, azione che sembra quasi una manovra da parte di chi mette le mani avanti per non cadere. Se certe cose non si dicessero, se certe dichiarazioni non venissero rilasciate alle varie testate, nessuno, ma proprio nessuno, potrebbe permettersi di parlar male di chicchessia.
Se quindi c’è da fare un affare, lo si faccia per il bene delle parti senza invocare un necessario consenso. Lo stesso arriva, in maniera fragorosa, quando le cose vanno bene: è la regola di chi fa spettacolo, chi è nel calcio da tempo dovrebbe sapere che funziona così ad ogni latitudine.
Aspettiamo gli eventi che dipendono solo dai soggetti coinvolti o non certo da chi sta aspettando di sapere quale sarà il proprio futuro.