Era giusto preoccuparsi?
Non c’erano dubbi circa l’adempimento di tutte le pratiche relative alla iscrizione in serie C, ma non perchè avevamo interpellato qualche astrologo bensì perchè la società non lo aveva mai messo in dubbio e aveva sempre tranquillizzato la piazza. In un anno difficile come questo la società, pochi giorni dopo aver saputo della promozione conquistata, riesce ad iscrivere la squadra addirittura un giorno prima della scadenza e questo merito le va attribuito tutto. Certo, manca la legittimazione della Co.vi.soc. ma chi deposita le carte e i soldi sa benissimo se il tutto è in regola o meno, pertanto riteniamo che il tutto rientrerà in pieno nella regolarità richiesta.
Al tempo stesso, però, non possiamo dar torto a chi nutriva delle perplessità nella buona riuscita dell’operazione, a chi si preoccupava per un atto formale ed il tutto per due motivi fondamentali: il primo è che il Foggia negli ultimi otto anni ha conosciuto per due volte il mondo dei dilettanti e, in entrambi i casi, non per demeriti maturati sul campo ma per mancate iscrizioni. Il secondo motivo che faceva temere la non iscrizione è stato il clima di litigiosità creatosi all’interno del sodalizio e messo in piazza non da estranei ma dai componenti stessi della società. Ecco perchè serpeggiava qualche perplessità sul lieto fine della telenovela.
Tutto ciò è stato raccontato perchè è avvenuto. Tutto qua. Non c’è stato nessuno che ha remato contro o che aspettava che crollasse il progetto. Certe dicerie hanno tappresentato un modo di difendersi teso forse a coprire proprie responsabilità ma che di fatto ha solo creato malumori e preoccupazioni.
Oggi si può dire che è acqua passata, che si può guardare oltre, che si può cominciare a pensare a quello che quel benedetto rettangolo verde saprà regalare ad una piazza impaziente.
Ciascuno, però, impari dai propri errori e si regoli di conseguenza.