Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
Il secolo rossonero In primo piano

E se fosse Corda il sesto?

Tra passato e futuro

di MASSIMO G. MARSICO

Per salire in serie C il Foggia di Corda deve vincere il campionato. Cioè deve entrare nella storia rossonera. Già, perché negli ultimi 60 anni è accaduto solo 5 volte, al Foggia, di concludere un torneo davanti a tutti.

Negli ultimi 60 anni (ovvero dal 1959 ad oggi) il Foggia ha vinto solo 5 campionati: 1 in serie B, 2 in serie C, 1 in Lega Pro e 1 in serie C2.
Le vittorie non vanno confuse con le promozioni che sono state, ovviamente, in numero maggiore: 11, senza contare ammissioni e ripescaggi (di cui il Foggia ha beneficiato in anni recenti).
E ciò perché – in alcuni casi – alla squadra rossonera è stato sufficiente arrivare addirittura al terzo posto per effettuare il salto di categoria. E’ accaduto in occasione della prima, storica promozione in A al termine del campionato 1963/64, e poi nelle successive promozioni, sempre in A, del 1973 e del 1976.
Altre volte il Foggia è arrivato secondo, salendo ugualmente di categoria come la squadra vincitrice. E’ successo nel 1970 (promosso in A), nel 1980 (promosso in B) e nel 1989 (promosso in B).
Dunque, solo 5 campionati vinti, al di là dalla categoria (che pure conta: una cosa è vincere il torneo cadetto, altra la serie C2 che – tra l’altro – oggi non esiste più).
Cinque campionati, comunque, indimenticabili.
A cominciare dai primi due, agli inizi degli anni ’60.
Proprio all’alba del decennio segnato calcisticamente da Rocco (al Milan) ed Herrera (all’Inter), al termine del campionato 1959/60, l’U.S. Foggia (da poco fusasi con il Gruppo Sportivo Incedit) fece, dopo molti anni, ritorno in serie B dove era stato – solo per una stagione – subito dopo la fine della guerra (ammesso per meriti sportivi).
A guidare i satanelli, vi era il tecnico tarantino Leonardo Costagliola (in passato portiere della Nazionale).
Retrocesso nuovamente in C, il Foggia risalì subito (1961/62).
In panchina c’era Oronzo Pugliese, il mago di Turi.
Nel giro di due anni quella squadra (che in campo annoverava gente del calibro di Vittorio Cosimo Nocera) sarebbe approdata in A, scrivendo pagine memorabili della storia rossonera (come la vittoria sull’Inter euro-mondiale: 3-2).
Per vincere un altro campionato, il Foggia dovette aspettare 27 anni, molti dei quali – però – vissuti più che dignitosamente tra serie A e B.
Il Foggia, dopo i primi anni d’oro (tra il 1964 ed il 1978), attraversò un momento buio che durò per tutti gli anni ’80 (trascorsi, per lo più, in terza serie).
La rinascita coincise con l’avvento di Casillo.
E di Zdenek Zeman. Che vinse trionfalmente il campionato cadetto nel 1991. In quella squadra, spettacolare, brillava il tridente (Rambaudi – Baiano – Signori).
Il boemo lasciò una traccia indelebile. Indicò una strada.
Che fu quella percorsa, sia pure a distanza di tempo, dagli altri due allenatori capaci di vincere un torneo sulla panchina del Foggia: Pasquale Marino (primo in C2 nel 2003) e Giovannino Stroppa (in grado di riportare il Foggia in B, dopo 19 anni, nel 2017).
Il ricordo (soprattutto per l’impresa di Stroppa) è ancora vivido, tanto è recente.
Costagliola, Pugliese, Zeman, Marino e Stroppa.
Cinque allenatori che hanno vinto sulla panchina del Foggia. Cinque tecnici che hanno scritto pagine indelebili nella storia rossonera.
Auguriamo a Corda di essere il sesto.

Redazione Solofoggia.it

Ultimi articoli