È mancato solo il gol

A distanza di un anno la nazionale azzurra ritorna a San Siro. Svezia allora, Portogallo oggi. Risultato identico, conseguenze simili. Allora si abbandonava clamorosamente l’idea di poter partecipare ai mondiali di Russia, oggi si ferma l’esperienza in Uefa Nations League che sarebbe continuata con la fase finale proprio in Portogallo.
Impossibile però comparare le due delusioni, la nazionale di Ventura nel 2017 conobbe una mortificazione sicuramente non comparabile a quella di ieri sera.
La nazionale di Mancini, tecnico che sta facendo un buon lavoro e che convoca e mette in campo solo i calciatori che hanno la voglia di indossare quella prestigiosa maglia a costo di pescare anche in serie B, ha fatto vedere grandi progressi a distanza esattamente di un ìanno.
La squadra gioca bene, nella gara contro il Portogallo ha costretto gli avversari a restare nella propria metà campo attuando un possesso palla quasi totale. Si è visto un Verratti stratosferico, ben assistito dai compagni di reparto Barella e Jorginho. Proprio il centrocampo è stato il volano del gioco azzurro. È mancato solo il gol, non le occasioni, forse si dovrà lavorare proprio sotto questo aspetto. Spesso, negli ultimi 15 metri, si tenta la giocata per vie centrali, negli spazi stretti, tra le fitte maglie della difesa avversaria. Pensare di allargare il gioco, dando ampiezza al gioco, potrebbe aiutare a trovare gli spazi giusti per le punte.
La nazionale di Mancini, lontana parente di quella di Ventura, è ancora un cantiere aperto, avrà ancora da lavorare ma sicuramente è sulla buona strada e qualcosa all’orizzonte comimcia a intravedersi.
Peccato solo per ieri sera. La vittoria era alla portata degli azzurri, è mancato solo il gol.