E il Foggia tornò padrone del proprio destino
di MASSIMO G. MARSICO
Lo avevamo scritto: il 24° turno era – per noi – favorevole al Foggia (sulla carta).
E così è stato (in campo).
Risultati: Foggia – Brindisi 1-0; Bitonto – Audace Cerignola 0-1, con i neroverdi (senza Patierno, infortunato e Lattanzio, squalificato) sconfitti dopo 19 risultati utili consecutivi.
E alla borsa del campionato sono tornate in rialzo le azioni gialloblù (inevitabile… rovescio della medaglia). Ma, soprattutto, sono schizzate in alto quelle rossonere (del Foggia, ma anche del Sorrento, capace di strapazzare il Casarano: 7-0).
Classifica: Bitonto 53, Foggia 51, Sorrento 47, Audace Cerginola 46… Segue il resto.
Limitiamoci al duo di testa.
In soli 90 minuti Gentile e compagni hanno più che dimezzato il distacco dalla capolista (che era di 5 lunghezze). Ora il Bitonto è a due passi. E dovrà venire allo Zaccheria.
Il Foggia è, così, tornato padrone del proprio destino.
Per intendersi: dovesse vincerle tutte (compresa la sfida, attesissima, del 9 aprile), la squadra di Corda concluderebbe il campionato al primo posto. E salirebbe, in tal modo, in serie C. Senza preoccuparsi dei play off e degli eventuali ripescaggi.
Certo, è facile a dirsi… Un po’ meno a farsi.
In ogni caso, quanto sia cambiato lo scenario in tre sole domeniche è sotto gli occhi di tutti.
Cosa sarebbe successo se il Foggia non avesse vinto (o – addirittura – avesse perso) con il Cerignola?
Ricordate il… clima?
Beh, non è difficile immaginare cosa sarebbe potuto accadere.
Evidentemente esistono le partite della svolta, ed il derby con l’Audace è stata una di queste. Battendo il Cerignola (che nelle ultime 14 partite ha perso solo allo Zaccheria), il Foggia ha chiuso fra parentesi il momento-no (solo 5 punti nelle prime 4 giornate del girone di ritorno), riprendendo a correre come si conviene a chi vuole arrivare al traguardo davanti a tutti.
La conferma la si è avuta a Taranto, in un derby in cui la squadra di Corda era l’unica ad avere qualcosa da perdere. Eppure ha vinto.
Come col Brindisi (altro derby, meno sentito di quello precedente).
Era di… rigore portare a casa i 3 punti nella domenica in cui la capolista poteva inciampare in un ostacolo non agevole. E così è stato.
E’ bastato il solo golletto (dagli unici metri, come a Francavilla in Sinni o – ancor prima – con l’Altamura in casa) per aver ragione degli avversari.
E’ l’ottava vittoria per 1-0, la decima di misura (considerando il 2-1 di Andria replicato in casa col Cerignola).
Non c’è da meravigliarsi.
Il Foggia di quest’anno è questo: tutt’altro che spettacolare, ma concreto. E, spesso, vincente. Sono già 15 i successi collezionati da Gentile e compagni. Uno in meno di quelli messi insieme dal Bitonto (che ha lo stesso numero di sconfitte, 3, ed un pareggio in meno).
La differenza tra le due squadre (limitando lo sguardo al girone di ritorno) è… in una partita: quella di Agropoli (dove entrambe hanno già giocato). I neroverdi hanno vinto (come da pronostico), i rossoneri hanno pareggiato (clamorosamente).
Ma all’andata il Bitonto perse addirittura in casa con l’Agropoli…
Come dire: le insidie sono in ogni gara (in casa o in trasferta), contro chiunque.
Ora, per il Foggia, sarà importante arrivare alla sfida diretta (tra 7 partite) conservando lo stesso distacco (e, se possibile, annullarlo).
Guardando partita dopo partita. Senza proiettarsi troppo in avanti. Quasi vivendo alla giornata.
Domenica c’è il Casarano, sconfitto – come già ricordato – di goleada a Sorrento.
Gara tutt’altro che facile.
E’ un altro derby.
Come quello con il Cerignola, con il Taranto, con il Brindisi.
Serve un’altra vittoria.
Anche di misura…