E da Milano arriva un no!
E alla fine da Milano arriva un secco no. Il gruppo importante che avrebbe fatto slittare di una settimana il gong finale per la presentazione delle manifestazioni di interesse, si tira indietro dichiarandosi non interessato alle sorti del calcio a Foggia.
Restano al momento sei le proposte sul tavolo del sindaco, tutte quelle che sono arrivate nella giornata di martedì scorso.
In città, per queste sei proposte, non si salta di gioia ma non certo perchè condizionato da dicerie o dall’informazione locale. Quando si ripresentano personaggi che in passato sono stati protagonisti delle vicende rossonere, la piazza ha un comportamento netto e spontaneo. Ragion per cui i tifosi rossoneri hanno esultato per il ritorno di Zeman, di Casillo, di Pavone. Esulterebbero per rivedere De Zerbi, Marino, Carannante, Stroppa, presumibilmente anche per riaffidarsi agli otto soci, temerari ma fondamentalmente sfortunati.
Succede poi che, nelle pieghe delle attuali manifestazioni di interesse si intravedono altri personaggi che non fanno battere forte il cuore dei tifosi e, senza entrare nel merito, su questa cosa c’è poco da fare, può diventare alla fine forse anche un limite nella scelta di Landella.
I tifosi, quelli veri, comunque non hanno tempo da perdere per andare a delinquere e scoraggiare una proposta rispetto ad un’altra. Parliamo di un episodio che non è avvenuto a Foggia, commesso da delinquenti che però non sono stati ancora identificati. Proprio per questo che non si parli dei tifosi nel bene o nel male perchè in questo momento costoro sono gli unici che pagano per tutti e non crediamo che ci sia gente che voglia prendere il Foggia solo per il loro bene, solo per consolarli.
Il Foggia è una cosa seria e ognuno, se vuole ritornare allo Zaccheria da protagonista, dimostri innanzitutto la sostenibilità del proprio progetto ma lasci stare i tifosi, troppo spesso ormai nominati a sproposito.