Cronaca semiseria di un calciomercato

di Giuseppe Roberto 
È tempo di saldi, di salti, di portafogli semivuoti e affari vari. Tra Closing e negozi chiusi per deficit la differenza non è in una cordata, al massimo in un filo.
I nomi fatti sono vari, le allucinazioni anche. C’è chi vuole vendere un Pandora spacciandolo per un De Beers. Chi ha un Nome altisonante che non conosce nessuno è chi si affida ai consigli del “pubblico” pur di accontentare una piazza che, ormai senza Di Piazza, spera in una botta di culo.
Intanto quei negozi si illuminano e, fuori dalle vetrine, tra le ombre dei vetri, c’è chi intravede gioielli di alto calibro. Pare sia stato visto Iemmello esposto in una gioielleria su un piatto di argento e Vucinic in un negozio di alimentari, in versione affummicata con un limone in bocca e la carota…vabbe, lasciamo perdere.
Crederemo una vacca che, vuoi per il segno dei tempi, vuoi perché nessuno se ne era accorto prima, aveva le corna. Una vacca con le corna può valere tanto, sa fare il latte buono quando si impegna ma, ha le corna ed a volte si comportava da maschio solo con certi tipi di donne.
Comunque un buon guardaroba di base lo abbiamo, qualche gioiello pure. Basta comperare 3 o 4 cosine e siamo pronti per la Befana. Noi alla befana ci teniamo. Abbiamo un presidente con al fianco una befana che ci invidiano in tanti. Sarebbe ora di acquistare qualcosa che ci possano invidiare anche le altre befane del girone. Le streghe no, quelle non ci interessano. #ZaFo’