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Boscaglia: Non mi interessa il paragone con Zeman, ho il mio curriculum.

di Mimmo Attini

E venne il giorno della presentazione di Mister Boscaglia. Queste le parole del nuovo tecnico del Foggia per la stagione 2022/23:
Felice di essere qui e di intraprendere questo viaggio nella speranza che possa portare gratificazione al presidente, a me ma soprattutto ai tifosi. La promessa che posso fare è che tutti suderemo la maglia, tutti daremo il 100%. Dal primo giorno sarà un duro lavoro, è la promessa che posso fare.
Foggia è una piazza importante che mi stimola tantissimo. La tifoseria è molto calda e mi piacciono queste sfide. Daremo il massimo per far divertire la gente, in modo che la gente si identifichi nella squadra. Io non sono venuto a sostituire Zeman, lo rispetto come allenatore, per quello che rappresenta e per la sua storia  è un mito ma io ho il mio curriculum. Farò il mio lavoro e non mi interessano i paragoni. Sono qui per costruire un mio gioco pur rispettando il “mito” Zeman.
Stiamo valutando una rosa di giocatori e poi faremo le nostre scelte.
Voglio giocatori funzionali al progetto ma soprattutto gente disposta a sacrificarsi.
Cercheremo di portare in ritiro già una base di giocatori per provare già i nostri schemi.
Il mio mestiere è soprattutto di responsabilità per fare bene. Se tutto andrà per il verso giusto sarò contento di proseguire anche per la grande disponibilità della società di venire incontro alle mie esigenze.
Lo staff è già definito ma lo diremo nei prossimi giorni. Ci sono nomi di calciatori che ho già allenato ma stiamo lavorando su alcuni prospetti importanti; il mercato è difficile.
Sono un siciliano con un buonissimo spirito di adattamento e mi piacciono le sfide.
I moduli li valuteremo col tempo anche in base ai giocatori.  Sono molto meticoloso nel preparare le partite, mi piace studiare gli avversari. Mi piace avere quasi un gruppo famiglia nello spogliatoio perché credo nel gruppo.
Il girone è sempre difficile, ci sono quattro o cinque società che allestiscono squadre per vincere. Bisogna lavorare.
Non devo rilanciare il mio ruolo da allenatore dopo Palermo perché ho avuto tante possibilità di allenare altre squadre, ma non credevo nei progetti. Qui vengo perché mi piace il progetto della società e c’è sintonia su quello che si vuole.
Foggia è una piazza calorosa e non merita le serie C. È una sfida che mi stimola.
Dobbiamo avere una nostra fisionomia.
Solo con una base di giocatori potremo valutare come giocare. Quello che dico è che i nostri centrocampisti devono sapere che devono correre e ricoprire più ruoli. Mi piacciono giocatori duttili. Vogliamo fare bene. Penseremo partita per partita.
Redazione Solofoggia.it

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