Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano L'opinione La partita

Bisogna anche saper perdere!

Ci sono tanti modi per concludere una stagione ma quello adottato dai calciatori del Foggia è il peggiore in assoluto.
Si è deciso di tirare i remi in barca evitando di lottare per un traguardo impossibile da raggiungere ma che andava messo nel mirino anche per quei tifosi rossoneri del nord che aspettavano da tempo questa gara e che hanno assistito ad uno spettacolo penoso sotto la pioggia.
Il campionato del Foggia si riassume tutto nella gara di Biella: gol degli avversari su calcio piazzato, evanescenza in attacco, calciatori che vanno ancora con il fioretto pensando più al “tacchetto” che alla sostanza, mister che si deve inventare moduli e schieramenti partita dopo partita.
Se devo salvare qualcuno, io salvo proprio Zauri. È venuto a Foggia in una situazione abbastanza complicata, ha dato una identità alla squadra fino a quando ha avuto i calciatori a disposizione, poi glieli hanno tolti con operazioni di mercato fortemente discutibili ed ora è al suo posto a metterci la faccia e a prendere le critiche.
Signori, questi sono i cavalli! Un allenatore che può fare?
Ci sono strategie aziendali che non comprendiamo. Anche per ridurre i costi di gestione si può operare meglio, si può scegliere di meglio sul mercato.
Le società, soprattutto quelle di calcio, vanno gestite con gli uomini giusti al posto giusto. Il mercato lo fa il direttore sportivo con le indicazioni ricevute dal presidente. Ma a Foggia avviene questo?
Qualunque sia la prossima società, sarà necessario che ciascuno faccia il suo, che il presidente sia più presente per far sentire la sua voce nei momenti buoni ed in quelli meno buoni. A Biella un qualsivoglia presidente, a fine gara, sarebbe sceso negli spogliatoi per chiedere il conto ad una squadra che, oggi come oggi, se non ci fossero state tre squadre come Taranto, Turris e Messina, avrebbe rischiato seriamente di abbandonare i professionisti.
Prestazioni come quelle in casa con la Cavese ed in trasferta contro la Juventus N.G., sono lontane anni luce dal minimo sindacale che una squadra di serie C dovrebbe dare.
Per il futuro, per la prossima stagione, sarà necessaria una società che dia i compiti a ciascuno: presidente presente; ds competente con le mani libere, uno a cui venga dato un budget e la possibilità di operare, un allenatore a cui vengano messi a disposizione giocatori veri, con gli attributi, capaci anche di perdere, ma con sudore e dignità.

Alberto Mangano

Alberto Mangano

Giornalista sportivo , opinionista televisivo. Tra le sue collaborazioni quella con Il Mattino di Foggia. Autore del sito www.manganofoggia.it sulla storia, la cultura e le curiosità sulla sua città. Autore inoltre di diversi libri su Foggia e sul Foggia.
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