Avevo sognato…

…avevo sognato un Foggia che aveva imparato dalle tristi esperienze del passato…
…avevo sognato una squadra che avrebbe raggiunto la salvezza sul campo o meglio che avrebbe fatto almeno un punto in più…
…avevo sognato una squadra che avrebbe vinto tutte le finali…
…avevo sognato una proprietà solida…
…avevo sognato il centenario in serie A ma non avrei vissuto nessun dramma nemmeno se lo avessi festeggiato in B…
…avevo sognato un ripescaggio dopo una retrocessione…
…avevo sognato una serie di imprenditori che avrebbero aiutato la mia squadra soprattutto dopo aver dato la parola al primo cittadino della mia città…
…avevo sognato di esser ricordato più per la lealtà della mia squadra a Frosinone che per le accuse fatte alla mia società…
…poi mi sono svegliato…
e ho capito che in un sol giorno erano stati cancellati tutti i sacrifici partiti da un uomo venuto da Milano, da piccoli imprenditori che avevano provato a far ripertire il giocattolo, ho capito in un istante che erano state vanificate quelle emozioni vissute sul campo di Termoli in uno splendido 19 agosto. Erano stati un sol giorno sbeffeggiati gli entusiasmi di gente come Agnelli, Agostinone, Quinto, D’Allocco che avevano sposato quella causa chiamata foggianità, era stato in sol giorno vanificato lo sforzo della Missione Lega Pro utile per un ripescaggio, che in un sol giorno si era finito di litigare su Stroppa, De Zerbi, Di Bari perchè di colpo non c’era rimasto niente, nemmeno un sogno, anche il più recondito, perchè a Foggia non si vive nemmeno del minimo sindacale, non c’è più nemmno una protesta, solo tanta rassegnazione.
Ritorno a letto e provo a sognare di nuovo
…sogno di non vedere più nessuno di voi…
…di ritornare a ricordarmi solo di rispolverare le cassette di Zemanlandia, di Signori e di Baiano…
…di ripartire con le pezze al culo ma con la fronte alta…
…di sperare di non ritrovare più nessuno che infranga i miei sogni…