Ah, quella continuità!

Il Foggia, superato il bivio del Tardini, continua il suo percorso guardandosi le spalle e cercando di conquistare i 10 punti che lo separano dai fatidici 50, soglia che dovrebbe garantire la permanenza in serie B.
Qualche partita, qualche vittoria, qualche balzo in avanti in classifica avevano fatto pensare che i rossoneri potessero agganciarsi al treno dei playoff ma, serenamente, una squadra che nel girone di andata chiude a 22 punti, deve essere soddisfatta di averne già fatti 18 nel ritorno e di aver ipotecato, a grandi linee, l’obiettivo prefissato ad inizio stagione.
Stroppa, dopo la gara contro il Cesena, aveva detto che quella vittoria poteva essere importante se avesse avuto un seguito a Parma, pertanto oggi possiamo metterci l’anima in pace e pensare alla Pro Vercelli.
La matematica, a dire il vero, resta ancora nostra alleata ma, razionalmente, al momento bisogna pensare ai 10 punti. Ed è comunque inutile cercare per forza un capro espiatorio per questo mancato aggancio. Le classifiche, a marzo inoltrato, non mentiscono mai e soprattutto le otto squadre che sono in testa, lo sono state dalla prima giornata di agosto e, evidentemente, rispetto a queste, il Foggia ha sicuramente qualche cosa in meno. Il carattere? La determinazione? L’atteggiamento tattico? Ad oggi interessa poco. C’era e c’è un obiettivo fissato questa estate che sta per essere conquistato, nonostante le note vicissitudini che hanno interessato il sodalizio rossonero.
Possiamo dire, senza paura di essere smentiti, che quest’anno la grande assente è stata la continuità, quella che purtroppo non si compra al calciomercato ma si raggiunge dopo un percorso di lavoro in un ambiente sereno e tranquillo.
Continuiamo il campionato giornata per giornata, partita per partita, raggiungiamo la salvezza e poi chissà, potremo pensare a toglierci qualche importante soddisfazione.