Noi vogliamo gente che lotta!
di Mimmo Attini
Diciamoci la verità, per un attimo ognuno di noi ha avuto un sussulto nel vedere il Foggia scendere in campo a Brindisi per la coppa Italia di serie D.
Eravamo abituati ad altri palcoscenici, eravamo abituati ad altri manti erbosi, eravamo abituati ad altri stadi. Ma ora è così e bisogna abituarsi da subito perché saranno queste le trasferte dei satanelli.
Eppure nel vedere quelle maglie, senza sponsor e completamente rossonere, in molti hanno provato una sensazione di orgoglio e di emozione.
Il Foggia non ha più nomi di grido da vantare, ma giocatori che hanno tutto da dimostrare. I ragazzi di Mancini hanno lottato con grinta e forza su ogni pallone e questo è stato molto apprezzato dai tifosi.
Sui social in molti hanno evidenziato il diverso atteggiamento di questi ragazzi rispetto a chi, lo scorso anno, avrebbe dovuto difendere fino alla fine quei colori.
Quando si parlava di “sudare la maglia” era proprio questo che cercava la piazza.
Le partite si vincono e si perdono ma mai dovrebbe mancare quel senso di rispetto e di responsabilità di chi indossa una maglia per difendere e rappresentare un popolo intero.
I rossoneri si sono dimostrati indietro di preparazione rispetto ai brindisini e in diverse occasioni hanno rischiato di soccombere, ma non hanno mai smesso di lottare. Hanno risposto colpo su colpo, raddoppiando le marcature sui possessori di palla, mettendoci cuore e tanto sudore.
A fine partita erano stremati.
E, da quello che si legge sui social, in tantissimi sono rimasti soddisfatti della partita col Brindisi e non solo per la vittoria nei minuti di recupero, ma soprattutto perché è stato bello vedere gente che lotta.
Lo scorso anno avremmo voluto questo ma ormai è un’altra storia.
Ormai bisogna costruire una nuova squadra e una nuova storia, quella del centenario.