Gigi Delneri: non chiamatelo “vecchia gloria”
di Antonio Cascavilla
Domenica 30 giugno scorso, allo Stadio Tonino Parisi di San Marco in Lamis, Paolo De Giovanni, ex calciatore rossonero, ha riunito le vecchie glorie del Foggia Calcio per un triangolare all’insegna del calcio e dell’amicizia .Tanti i campioni in campo, tra questi Delneri, Ripa, Memo, Nicoli, Bozzi, Sali, Enzo, Bruschini, Turella e tanti altri rimasti ai margini perché indisponibili come il capitano di sempre Gianni Pirazzini, od il portierone con i baffi Raffaele Trentini.
Quale ghiotta occasione per intervistare Gigi Delneri che ha dimostrato, a discapito delle sue 69 primavere , di saper dare ancora del tu al pallone.
Ora i ragazzi hanno come idolo Cristiano Ronaldo ma al tempo, quando lei giocava, chi era il punto di riferimento in campo?
Gianni Rivera, Mazzola oppure Suarez, sono tutti campioni che hanno fatto la storia. Questi erano i punti di riferimento delle grandi squadre. Io spero che oggi questi nuovi ragazzi abbiano questo tipo di atteggiamento, se il loro sogno è quello di diventare calciatori non devono mai mollare, devono continuare ad amare il calcio in modo da avverare il loro sogno.
Lei in passato ha allenato molti calciatori che nel 2006 sono diventati campioni del mondo. Quali sensazioni si provano nell’allenare campioni come Buffon o Del Piero?
Sono tutti grandi calciatori e grandi uomini. Per me è stato un onore allenare questi giocatori, poi tra gli altri c’erano molti giovani all’epoca poco conosciuti, come Perrotta e Baroni. Ho avuto la fortuna di allenare grandi giocatori e di avere da loro molte soddisfazioni.
Come ad esempio per Eugenio Corini che quest’anno ha ottenuto con il Brescia la promozione in serie A?
Si, certo. Molti di loro ora allenano in serie A. Anche queste sono soddisfazioni per un allenatore.
Lontano dai microfoni ha poi confermato, senza nascondere un velo di malinconia per la situazione attuale del Foggia, di essere stato contattato da Nember per guidare la panchina dei rossoneri dopo l’esonero di Grassadonia, ma poi non si trovò l’accordo e non se ne fece più niente.