È dura ma bisogna crederci!

Un Foggia gagliardo, pimpante riesce a competere a lunghi tratti con la capolista. Senza conoscere la classifica, sarebbe stato impossibile stabilire chi fosse la prima della classe e la terzultima o comunque sarebbe stato difficile immaginare tutti quei punti di differenza tra le due compagini. Il Brescia deve ricorrere a due palle inattive per avere ragione dell’avversario e di un pizzico di fortuna dopo che Leali aveva ribattuto il pallone su un rigore concesso molto generosamente.
Questa volta il Foggia in campo fa quello che aveva promesso alla vigilia, affrontando la gara a testa alta e senza alcun timore reverenziale. Forse non era a Brescia che bisognava recuperare i punti persi malamente quest’anno ma la squadra vista al Rigamonti potrebbe essere in grado di vincere tutte le prossime sette partite contro avversari che non saranno a livello degli avversari di oggi mentre la prestazione potrebbe fare morale a partire dalla gara interna con lo Spezia tra una settimana.
Se si fosse perso in un’altra maniera, forse si potevano tirare i remi in barca lasciando che la stessa fosse trasportata dalle correnti mentre la vivacità, la determinazione e l’approccio alla gara possono essere quella molla che può far superare tutti e sette i prossimi ostacoli.
Crederci sino alla fine, non arrendersi mai, sperare che la dea bendata cominci a “guardare” anche dalla parte dei rossoneri dopo i 14 pali in campionato e i 2 rigori respinti dal portiere e rimessi in porta dagli avversari.
Se poi riusciamo anche a non godere di quelli che sembrano grossolani errori arbitrali, evidentemente c’è ancora una luce, seppur fioca, in fondo al tunnel.