Giocare di testa…
Padalino per Perugia non recupera nessuno degli infortunati per cui insieme allo squalificato Gerbo restano indisponibili Camporese, Martinelli, Rizzo e Deli. La carovana parte per l’Umbria mentre il Livorno prende l’intera posta e supera di due lunghezze la squadra rossonera. Questo se da un lato preoccupa il Foggia, dall’altro dà la dimensione di quanto possa essere fattibile l’uscita dalle sabbie mobili dopo un filotto di risultati positivi. Nel caso del Livorno, la cura Breda ha cominciato a funzionare dopo qualche giornata, considerando che nella sfida con il Foggia il tecnico ex Perugia rischiava seriamente l’esonero.
Padalino ha avuto non poche difficoltà per i turni di gara ravvicinati con la conseguente impossibilità di dare una fisionomia alla sua squadra.
A Perugia bisognerà ancora giocare di testa, così come anche nella gara successiva con il Verona prima di affrontare un lungo periodo di inattività nel quale lo staff rossonero lavorerà al meglio per ripartire e recuperare. Giocare con l’acqua alla gola potrebbe fare un brutto scherzo facendo ritornare certe paure, a volte immotivate, che sono state spesso determinanti per una brutta prestazione e per un brutto risultato.
Il Foggia giocherà con un 3-5-2 magari camaleontico come quello di Salerno ma necessario perchè la squadra non perda, almeno in questo primo periodo, quella identità che l’ha portata a mettere insieme 20 punti sul campo.