Il fenomeno Asd San Marco
Ad una trentina di chilometri di distanza da Foggia esiste una realtà calcistica che sta sbalordendo in positivo il mondo del calcio regionale. E’ l’ Asd San Marco vero rullo compressore del Girone A della Promozione pugliese e che dopo dieci giornate comanda la classifica in maniera indiscussa, potendo vantare un ruolino di marcia devastante con 28 punti in 10 giornate frutto di 9 vittorie ed un solo pareggio contro la nobile decaduta Martina, che segue al secondo posto con 9 punti di distacco.
Abbiamo chiesto al noto baritono, il Maestro Luciano Natale, nonché direttore generale dei celeste-granata, di spiegarci meglio quanto sta succedendo a San Marco in Lamis.
Cosa c’è dietro il fenomeno San Marco?
“Dietro al fenomeno San Marco c’è tanta passione e tantissima competenza connubio perfetto per raggiungere obiettivi importanti. Questa stagione è stata programmata alla fine di Maggio dove io e alcuni miei amici abbiamo deciso di portare avanti il progetto tecnico-umano di mister Iannacone subentrando all’ex presidente ed ereditando una situazione economica disastrosa, ma con le idee chiare su come continuare l’avventura. Abbiamo lavorato molto su tutti i fronti, ognuno per le sue competenze, e alla fine è nata una nuova Asd San Marco determinata e più competitiva.”
Com’è composta la rosa? Può fare un’analisi sui gol fatti, subiti, marcatori?
“Numericamente la rosa è striminzita. Diciassette calciatori e quattro portieri. C’è il giusto mix di esperienza e freschezza giovanile. Tra i più giovani fino a questo momento si sono distinti il portiere Pelitti, Montemitro, Caruso, Viola e Solimando, ma altri stanno crescendo giorno dopo giorno attraverso il lavoro e sicuramente avranno possibilità di dimostrare il loro valore in futuro. Al momento abbiamo 28 gol fatti, secondo miglior attacco dopo quello dello Spinazzola (che ha giocato una partita in più ndr) e la seconda miglior difesa con 5 reti subìte secondi solo al Martina Franca 1947. Il nostro bomber è Salerno con 9 reti fatte e già detentore del titolo di capocannoniere dei due gironi di Promozione della precedente stagione.”
Quali sono gli avversari più temuti?
“Non abbiamo ancora affrontato tutte le squadre. Mi ha fatto un’ottima impressione il Martina Franca 1947 che ha tutto per poter fare categorie superiori. Inoltre conosco l’organico dello Sporting Donia che è di assoluto valore. Il Noicattaro, lo Spinazzola, lo Sporting Apricena, il Ginosa e il Norba Conversano sono ottime squadre che possono insediarsi tranquillamente tra le prime. È un campionato molto equilibrato e il livello è veramente alto.”
Dove vuole arrivare?
“Il nostro obiettivo è migliorare quanto fatto l’anno precedente. L’anno scorso arrivammo sesti e quest’anno cercheremo di migliorare questo risultato. I ragazzi sono consapevoli di poter battere chiunque e ovunque per cui giocheremo ogni partita come fosse una finalissima e alla fine tireremo le somme.”
E a livello di settore giovanile?
“Fin dal 2012, cioè l’anno di nascita dell’Asd San Marco, è stata posta molta attenzione sul settore giovanile e scolastico tant’è che i ragazzi che hanno incominciato il percorso con noi, da Piccoli Amici oggi si ritrovano a fare il campionato degli Allievi dove certamente saranno protagonisti perchè hanno acquisito la cultura del lavoro. Tra un paio di anni San Marco avrà un ricambio generazionale di buon livello con ragazzi disciplinati e dediti al sacrificio e al lavoro serio sul campo.”
Immagino ci sia la giusta euforia, come risponde il paese?
“Abbiamo 400 abbonati, tantissimi amici e sostenitori sempre pronti a contribuire perché valutano la bontà del progetto. Ovviamente il periodo storico – economico che sta vivendo San Marco non è dei migliori per cui in molti vorrebbero sostenerci, ma non possono. Nessuno di noi ha altri interessi se non quelli di portare in auge il calcio sammarchese in maniera sana, aiutare i ragazzi nel loro percorso di crescita e vivere le straordinarie emozioni che questo sport offre.
La gente risponde perché sa perfettamente che lo facciamo solo per passione, solo per San Marco, interessi zero.”
Ed allora, come dicono da quelle parti, “Sant’ Martine” … continuate così ragazzi.