Punti di… vista
di Massimo G. Marsico
- Sul campo, in 8 giornate, il Foggia ha raccolto 12 punti (frutto di 4 vittorie: con Carpi, Padova, Benevento ed Ascoli).
- La media punti/partita è di 1,5.
- Di conseguenza, la proiezione finale è di 54 punti.
- Statisticamente, il passo della squadra rossonera è da zona play off (nello scorso campionato il Perugia concluse all’ottavo posto con una media punti/partita di 1,43).
- Il Foggia, deve, però fare i conti con la penalizzazione (che, attualmente, è di 8 punti, ma si è in attesa del terzo grado di giudizio che potrebbe ridurla).
- Così, la classifica non sorride come dovrebbe. Anzi…
- Prima domanda: qual è l’obiettivo del Foggia?
- Se la risposta è la salvezza (evitando i play out), le preoccupazioni manifestate da tanti, dopo lo scivolone di Cosenza, potrebbero apparire persino eccessive.
- Se, al contrario, il convincimento è che la squadra rossonera – nonostante la penalizzazione – sia comunque in grado di centrare i play off (e, magari, anche di vincerli), aver perso la metà delle partite disputate (4 su 8: con Crotone, Palermo, Pescara e Cosenza) appare un dato allarmante.
- Chi guardasse solo i numeri, individuerebbe i problemi più urgenti da risolvere nella fase difensiva: troppi, i gol subiti (15).
- In realtà, le maggiori perplessità riguardano il gioco espresso dalla squadra rossonera, piacevole solo a tratti, finora (al di là dei risultati).
- Del resto, si sa: da queste parti, si ama il calcio propositivo (sin dai tempi di Maestrelli).
- Non piacciono gli atteggiamenti da… “piccola” squadra (che, più che altro, subisce l’avversario).
- Oltre a vincere, bisogna convincere (come, ad esempio, sapeva fare Zeman).
- Seconda domanda: sul piano del gioco, con questa “rosa” si può fare di più?
- Se la risposta è no, ogni ulteriore riflessione riguarderebbe innanzitutto Nember, il suo lavoro nell’allestimento dell’organico (ed, eventualmente, come migliorarlo nella prossima finestra di mercato, a gennaio).
- Se, invece, la risposta è sì, viene chiamato in causa, per ovvi motivi, Grassadonia (e, indirettamente, lo stesso Nember che lo ha scelto, pur con le attenuanti – per entrambi – di un’estate… indimenticabile).
- E’ nell’ordine delle cose, allora, mettere in discussione l’allenatore e le sue scelte (a cominciare da quella del modulo).
- Le prossime 3 partite (Lecce, Cittadella e Brescia nel fazzoletto di 8 giorni) potrebbero aiutare nel fornire le risposte esatte alle due domande-chiave (sopra formulate).
- Poi, bisognerà trarne le conseguenze.