Il Foggia vince la terza di seguito e scala la classifica
E’ un pomeriggio di sole a fare da cornice al ritorno del Foggia allo Zaccheria dopo la bella vittoria di Benevento. L’avversario di turno è l’Ascoli di Vivarini squadra solida che nelle prime giornate è andata a segno solo per 4 volte ma che fa della difesa, capitolata in tre occasioni, il proprio punto di forza. Mister Grassadonia conferma per dieci undicesimi la formazione di domenica scorsa con la sola eccezione di Gerbo al posto di Zambelli che va in panchina. Kragl è regolarmente in campo dall’inizio nonostante i malanni muscolari abbiano messo in discussione la sua presenza. Nei marchigiani Ninkovic è schierato dietro il duo di attacco formato da Ganz e dall’ex Berretta.
Primo Tempo
E’ un copione tristemente noto ai rossoneri quello che scrive Brosco al 5’ minuto di gioco quando di testa, su cross di Laverone, indovina l’angolo alla sinistra di Bizzarri. Il vantaggio degli ospiti non demoralizza il Foggia che nell’arco di quattro minuti, dal 10’ al 14’, ribalta il risultato dapprima con Deli che, dopo uno scambio con Kragl nei pressi del vertice sinistro dell’area, lascia partire un diagonale al quale Perucchini non riesce ad opporsi, e poi con Galano, lesto a ribattere in rete la respinta dell’estremo difensore ascolano su precedente conclusione di Busellato. I padroni di casa, rincuorati dalla repentina rimonta, si prodigano in continue azioni di attacco che però vengono neutralizzate dalla difesa bianconera.Al 29’ l’inaspettato pareggio di Ganz che in sospetta posizione di fuorigioco devia una conclusione di Addae beffando Bizzarri. La prima frazione termina con l’Ascoli in attacco ma il tiro di Cavion è bloccato a terra dal portiere foggiano.
Secondo Tempo
Loiacono, infortunatosi nei minuti finali del primo tempo non ce la fa e lascia il posto a Tonucci, salutato dall’ovazione dello Zaccheria. Comincia bene il Foggia con Galano che dalla distanza tira di poco a lato ma è un fuoco di paglia perché sono gli ascolani a guadagnare campo con un convincente possesso palla e a rendersi pericolosi sui calci da fermo, vero tallone di Achille di Camporese & co. Allo scadere dell’ora di gioco, Grassadonia effettua il secondo cambio con l’obbiettivo di reagire al pressing asfissiante dei marchigiani. E’ il talismano Cicerelli a subentrare a Busellato con Gerbo che lascia la fascia per sistemarsi al centro. Vivarini ci crede e fa entrare Frattesi e Rosseti al posto di Addae e di un applauditissimo Beretta. Il Foggia, comunque, prende respiro e riconquista terreno. Al 27’ minuto Kragl, che qualche istante prima aveva impegnato il portiere avversario su punizione, assiste Mazzeo con un calibrato traversone, il colpo di testa del bomber rossonero è respinto miracolosamente da Perucchini che nulla, però, può fare sulla ribattuta dell’accorrente Gerbo che manda in delirio lo Zaccheria. L’arrembaggio bianconero nel finale si infrange contro il muro difensivo dei foggiani. Il triplice fischio dopo quattro interminabili minuti di recupero, sancisce così una vittoria più sofferta di quanto potesse sembrare.
Terzo successo consecutivo per gli uomini di Grassadonia che ancora una volta hanno dimostrato di saper soffrire e di non arrendersi mai . I satanelli ora vedono la classifica da un’altra prospettiva. Di fronte un Ascoli bello a tratti e che nonostante le due reti ha dimostrato evidenti lacune in fase conclusiva.
FOGGIA – ASCOLI 3-2
Marcatori: 5’pt Brosco (A), 10’pt Deli (F), 14’pt Galano (F), 29’pt Ganz (A), 27’st Gerbo (F)
Foggia (3-5-2)
Bizzarri; Loiacono (1’st Tonucci), Camporese, Martinelli; Gerbo, Busellato (11’st Cicerelli) , Carraro, Deli (41’st Rizzo), Kragl; Mazzeo, Galano. A disp. Sarri, Noppert, Ranieri, Agnelli, Zambelli, Chiaretti, Boldor, Ramè, Gori. All. Grassadonia
Ascoli (4-3-1-2)
Perucchini; Laverone, Brosco, Padella, Quaranta; Cavion, Troiano, Addae (17’st Frattesi); Ninkovic; Ganz (35’st Baldini), Beretta (24’st Rosseti). A disp. Lanni, Bacci, De Santis, Zebli, Casarini, Parlati, Kupisz, Coly, Valeau. All. Vivarini
Ammoniti: Quaranta (A), Cicerelli (F), Laverone (A), Martinelli (F)
Arbitro: Maggioni di Lecco
Assistenti: Bresmes di Bergamo, Scatraglia di Arezzo
IV Uomo: Sacchi di Macerata