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di Massimiliano Contini

Il Foggia finalmente vince e convince contro il Benevento nella sesta giornata di campionato, un bel 3-1 il risultato finale al “Ciro Vigorito” con Galano e Kragl grandi protagonisti. I due calciatori rossoneri infatti hanno disputato una partita eccezionale, ma soprattutto hanno messo sotto scacco l’intera formazione giallorossa. Subito evidente la voglia del Foggia di trovare la vittoria per scacciare le ombre di crisi che in queste ultime settimane si erano addensate sulla squadra allenata da Gianluca Grassadonia, evidente come l’impatto di Galano e Kragl sia stato decisivo ai fini della vittoria e ancora più evidente come questa squadra si trovi a giocare in maniera del tutto naturale con il modulo 3- 5- 2. D’altronde era stato lo stesso tecnico foggiano a confermare in conferenza stampa come la rosa a sua disposizione avesse nelle proprie corde il modulo 3-5-2 e infatti la prestazione contro i beneventani non lascia dubbi: il Foggia ha giocatori offensivi che si integrano alla perfezione tra loro, micidiali nell’uno contro uno e allo stesso tempo bravissimi a dialogare nello stretto e smarcarsi, inoltre lo schieramento tattico porta fisiologicamente la difesa avversaria ad aprirsi e a concedere spazi nel quale riesce ad inserire perfettamente i centrocampisti (come in occasione del tiro di capitan Agnelli nel secondo tempo). Ovviamente ogni modulo ha pregi e difetti e uno di quello del 3-5-2 è la mancanza di pressione sul playmaker avversario che quindi sarebbe libero di poter far gioco. Altro difetto, sottolineato dallo stesso Grassadonia, è quello che tenendo gli attaccanti larghi, Mazzeo resta un po’ troppo isolato al centro dell’area così la squadra in fase di impostazione, guadagna senza sforzo metri di campo per tenere schiacciato il baricentro avversario. In fase di transizione e non possesso inoltre, la difesa tramite la propria velocità riesce a riordinarsi alla perfezione, creando la giusta misura di distanza, giocando quindi in uno spazio di 28-30 metri. Il centrocampo quindi ha una funzione difensiva vitale, poiché per mezzo della sua fisicità limita molte azioni che possono di fatto agire centripetamente, ed allo stesso tempo, la qualità di palleggio dei tre rende il possesso mai difficoltoso (sbagliano davvero pochi passaggi) e la verticalizzazione quasi sempre precisa. Il blocco d’attacco quindi vive molto dei movimenti dei tre di centrocampo e dei loro ritmi. Per questo motivo Grassadonia ha provato anche Mazzeo con Galano, proprio per dare maggiore profondità e sono convinto che ci saranno altre partite, con Mazzeo brillante dal punto di vista fisico, in cui Galano sarà utile. Passare ad uno schema tattico diverso (3-5-2), che appare a tutti più congeniale viste le caratteristiche di questa squadra, aumenterà sempre di più la pericolosità degli attacchi del Foggia per le difese avversarie. Forza Foggia!!

Redazione Solofoggia.it

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