Un ex Crotone a Foggia?
di Massimo G. Marsico
La settimana appena iniziata potrebbe essere quella decisiva per la scelta del successore di Stroppa. Nember ha tracciato l’identikit del prossimo allenatore del Foggia: giovane, in cerca di rivincite ed in grado di fare un calcio propositivo. C’è chi ha visto nelle parole del d.s. rossonero il ritratto di Ivan Juric. Conosciamo meglio l’allenatore croato:
Ivan Juric nasce a Spalato, in Croazia, nel 1975.
Comincia la carriera da calciatore (centrocampista di interdizione) nella squadra della sua città: l’Hajduk. Siamo agli inizi degli anni ’90.
Ivan si trasferisce in Spagna (Siviglia e Albacete), quindi, all’alba del nuovo millennio, approda in Italia. Gioca prima a Crotone (per 5 stagioni), poi a Genova, sponda rossoblù (per 4 anni). Appende le scarpe al chiodo nel 2010 (non prima di aver indossato la maglia della Nazionale croata). Ed inizia, senza tentennamenti, la carriera da allenatore.
Il suo maestro è Gasperini (che lo ha allenato sia in Calabria che in Liguria). Lo segue, come assistente, per un po’ di tempo (all’Inter come al Palermo). Poi, però, decide di proseguire da solo.
La sua prima squadra è il Mantova, in Lega Pro (stagione 2014/15). L’avventura non è delle più tranquille (i virgiliani, tra l’altro, iniziano la stagione con una penalizzazione di 3 punti), ma finisce bene.
Torna a Crotone, stavolta da allenatore. E compie un autentico capolavoro, conducendo i calabresi – tra gli applausi – ad una storica promozione in serie A.
Piacciono le sue idee calcistiche: pressing e velocità, riconquista immediata della palla, ricerca della superiorità numerica, verticalizzazione.
Lo inquadrano come interprete del 3-4-3 (modulo caro al suo maestro, Gasperini). E lui precisa: “Non bisogna fossilizzarsi con la tattica. Contano i principi di gioco”.
Nel firmamento degli allenatori, sembra essere nata una nuova stella. Si ritrae il personaggio anche fuori dal campo. Si scopre, così, la sua passione per la musica metal.
Lascia il Crotone per andare a guidare il Genoa, dove aveva mosso i primi passi da allenatore (nelle giovanili). L’esperienza rossoblù (durata complessivamente 44 partite) è, però, a fasi alterne sul piano dei risultati. Viene, così, prima sollevato dall’incarico, poi richiamato e, successivamente, confermato. Alla fine – è storia di questa stagione – gli è fatale il derby della Lanterna: esonerato (dopo 12 giornate di campionato).
E’ in attesa di ripartire, ora, Juric. Magari dalla serie B. Magari dal Sud. Come a Crotone. Per stupire ancora.