Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano La partita

Foggia, che sfortuna!

di Massimiliano Contini

Come si dice nella vita, ma anche nello sport ci vuole il cosiddetto fattore “C” e senza mancar di rispetto ai ragazzi di mister Inzaghi, che a mio avviso stanno facendo un grandissimo campionato devo affermare con assoluta certezza che i veneziani, questo pomeriggio, hanno avuto un fattore “C” grandissimo, che, ahimè, ha inciso troppo rispetto alla tattica e alla tecnica. Fatta questa dovuta premessa extracalcistica andiamo oltre la dea fortuna e cerchiamo di analizzare questa partita piuttosto bizzarra.

I veneti partono bene nella prima frazione e nei primi dieci minuti mettono all’angolo i rossoneri senza però mai essere realmente incisivo sotto porta. Passati i primi 600 secondi di sofferenza il Foggia, a differenza di quello che era successo nell’ultima trasferta padovana contro il Cittadella, dove Agnelli e soci dopo l’avvio veemente degli avversari non riuscirono a fermare le avanzate dei granata, al Pierluigi Penzo di Venezia la storia cambia di molto.

Il Foggia smette di fare l’agnello sacrificale degli uomini di Inzaghi ed incomincia ad imporre attorno al quarto d’ora la propria forza d’urto prima con un insidioso cross di Zambelli salvato sulla linea dal difensore veneto Bruscagin e dopo poco il terzino, ex Brescia, si ripete con un cross leggermente impreciso che impedisce a Nicastro di gonfiare la rete dal portiere veneto Audero con un potente colpo di testa. Peccato!

Che ci sia Guarna o Noppert tra i pali rossoneri non ci si annoia mai, infatti sul finire del primo tempo il portiere olandese decide in piena autonomia senza collaborare con Camporese che in quel momento stava affrontando in 1 contro 1 l’attaccante veneto Marsura, fortunatamente il bomber di Inzaghi pur avendo la porta spalancata tira addosso allo stesso difensore rossonero, che in un secondo momento allontana la minaccia insieme al sempre puntuale Tonucci. Quando sembrava che lo zero a zero fosse il risultato sul quale si andava a concludere il primo tempo, su un corner a favore dei veneti al 43’ minuto il difensore lagunare Domizzi viene spinto in area di rigore dal suo collega di reparto Tonucci. L’arbitro decreta la punizione massima a favore del Venezia che Litteri puntualmente trasforma, senza pietà, al 44’ minuto del primo tempo in gol. (Le immagini non chiariscono bene l’accaduto, ma sinceramente non me la sento di dire che il penalty concesso ai veneti sia opinabile.)

Nella seconda frazione di gioco il Foggia spinge sull’acceleratore e chiude i veneziani nella propria trequarti, Mazzeo viene anticipato di un soffio dalla difesa veneta, ma c’è poco da fare la palla non vuole sapere d’entrare alle spalle di Audero che dopo 10′ minuti della ripresa ringrazia letteralmente il palo che respinge il potentissimo tiro di Agazzi. Da questo momento in poi il fattore “C” entra in gioco a favore dei veneti, il Foggia attacca ma non finalizza, i pali della porta di Audero sono invalicabili anche quando Tonucci sul finire della contesa scaglia un destro da trenta metri. Nulla, oggi non è giornata. Fortunatamente però la dea bendata si assenta un attimo dal Penzo, giusto il tempo del pareggio di Mazzeo che mette in rete al 92’minuto la palla deviata dal palo. 1 a 1 a pochissimo dalla fine. E’ finita? Macché!! La dea bendata fa giusto in tempo a tornare in campo e su una punizione all’ultimo minuto lo sloveno Stulac calcia una punizione capolavoro sul quale Nooppert non può fare decisamente nulla. Finisce qui: Venezia batte Foggia 2-1. Potrei fare altre mille analisi della gara, ma, ahimè, il fattore “C” quando ci mette lo zampino è decisamente imparabile, resta l’ottima prestazione degli uomini di Giovanni Stroppa soprattutto nella ripresa.

Peccato, il Foggia meritava di vincere o almeno di pareggiare, ha giocato bene ma è stato sfortunato. Pertanto, nonostante la sconfitta non mi resta che applaudire la prestazione generale dei rossoneri. Bravi ragazzi!!

Sconfitti ma a testa alta!!

Redazione Solofoggia.it

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