Succede solo a Foggia
Spesso si racconta un evento sportivo per il risultato, per la classifica, per gli obiettivi da raggiungere e si dimentica di raccontare l’evento in sè, le note di colore, la passione.
Viceversa, di tafferugli, di episodi condannabili e della violenza legata ad eventi sportivi si riempiono pagine, si aprono i Tg nazionali. Scelte editoriali che vanno rispettate ma che ogni tanto potrebbero allargare le proprie vedute.
Succede quindi che in un notiziario si parli della sconfitta a Parma e ci si dimentica della cornice di pubblico che, anche questa volta, ha mandato in onda uno spot per il calcio e non solo per quello foggiano.
Una città tranquilla come Parma invasa pacificamente dal giorno prima da 4000/5000 persone che hanno vissuto con le famiglie al seguito, con le sciarpe al collo ed il vessillo della propria appartenenza calcistica, una Domenica delle Palme diversa dal solito ma portando comunque in giro un messaggio di pace e di civiltà.
Cinquemila persone tutte insieme che non hanno dato fastidio, che non hanno picchiato nessuno, che non hanno divelto alcunchè.
Cinquemila persone, che in altre realtà non riescono a contarsi nemmeno in una partita casalinga in numerose altre blasonate realtà di Italia, hanno una fede rossonera che portano in giro dovunque e comunque.
Il tifo foggiano è anche questo, il tifo foggiano è soprattutto questo, il Foggia non si deve raccontare sempre guardando da una sola direzione, bisogna valutarlo in toto.
Questo è un fenomeno sociale che a Foggia, piaccia o meno, è alimentato solo dal calcio, dalla fede dei suoi sostenitori, da quei contrastanti due colori. Magari sarà un limite, è comunque una realtà.
Comprendiamo la linea editoriale di testate giornalistiche a caccia di notizie che fanno più audience.
A noi bastano quei pochi che ci seguono e che hanno compreso che continueremo a magnificare ancora e sempre questo popolo che sta dando lustro alla città intera.
La redazione di solofoggia.it