Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
Considerazioni semiserie

La politica presa a calci

di Giuseppe Roberto

In questo periodo, le volpi della politica, vanno a caccia di voti anche e …sopratutto negli stadi. Dove ci sono grandi gruppi di tifosi, si annidano grandi gruppi di voti e dove ci sono i voti, spesso capita, che si sia disposti a tutto pur di ottenerli. E così, si vedono bellezze candidate, fotografate tra gli spalti e con i calciatori più famosi, gli altri no, il rischio di perdere qualche voto non è plausibile.Si vedono sciarpe di curva, sventolate nelle riunioni, come segno di appartenenza ad una tifoseria che potrebbe aver “poco gradito” ma, poco importa, per la massa vale il messaggio. Ma la politica, quanto sta al calcio, o meglio, quanto il calcio sta alla politica??
Da sempre le tifoserie organizzate si rispecchiano in una tipologia politica, destra o sinistra, in un ideale che accompagnerà la mentalità Ultras. Tutti i politici, coscienti che nella loro città, esiste una mentalità per certi versi “Vicina” alle idee del partito, faranno a gara per accaparrarsi qualche voto in più. Così tutti i politici si trovano a ripercorrere le orme di George Orwell («lo sport è una guerra senza gli spari»). Anche Tsipras, nella sua Grecia pare averlo capito, pur avendo le tifoserie mentalmente avversarie, ha deciso di investire il suo tempo alla ricerca di un legame, parlando di formazione di una identità sociale e di sfida per le amministrazioni di oggi. Qualsiasi mentalità Ultras però, basa il proprio ideale sulla “Difesa della città”, questo, paradossalmente, rischia di diventare il vero boomerang per chi crede che 4 foto postate sui social, possano far guadagnare dei voti che, spesso, come spesso succede dopo che politicamente si è raggiunto lo scopo, portano ad un solo risultato. Dimenticarsi degli Ultras fino alle prossime elezioni.

Redazione Solofoggia.it

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