Canonico: “i bilanci bisogna saperli leggere prima di parlare”

Interrotto il silenzio stampa, torna a parlare il Presidente Canonico e non solo per fare gli auguri:

“A Foggia se si appare troppo si è mal visti, se non si è presenti allora c’è qualcosa che non va. Ho deciso di togliere il silenzio stampa perché è giusto così. La cordata di de Cosmo non era in grado di affrontare l’acquisto anche perché qualche imprenditore è venuto meno.

Vado avanti per conto mio e ad oggi è cosi. Ci sono persone che non sanno leggere i bilanci come un opinionista come Bruno Arcano che non dovrebbe nemmeno parlare di cose che non conosce ed invece va a parlare in TV. Spero che al più presto prenda il patentino da giornalista così potrò anche denunciarlo per diffamazione. L’esonero di Cudini è stato necessario però va detto che col Benevento tutti abbiamo fatto i complimenti al mister per come abbiamo giocato. Non so cosa sia successo e tutti noi ci siamo trovati in questa situazione inaspettata. Nessuno si aspettava questa involuzione tecnica.

Tornando al passato, a chi ha contestato il fatto che non abbiamo fatto la preparazione in estate durante il ritiro, che la squadra era incompleta, bisogna dire che era necessario capire e aspettare le varie sentenze. Una programmazione la puoi fare se sai che campionato giocare.

Ci sono giornalisti che raccontano falsità puntualmente smentite dai fatti. Il confronto è bello se la critica è costruttiva. Però distruggere il nostro operato a prescindere dalle giuste valutazioni non è corretto. I bilanci bisogna saperli leggere.

Per quanto riguarda il mercato non sono ovviamente contento di come sono andate le cose. Ovviamente lavoreremo per potenziare il nostro gruppo. Se qualcuno vuole comprare il Foggia bisogna che faccia una proposta seria. Ho avuto solidarietà da molti imprenditori foggiani che ringrazio perché ci mettono i soldi come sponsor. Loro mi chiedono di andare avanti. Sono legato a Delio Rossi da grossa stima. Ci siamo visti ma abbiamo parlato di tutto tranne che del Foggia. È una persona che rispetto, è un mio amico e vedo volentieri ma non si è parlato di allenare il Foggia. I ragazzi sono molto legati, ci tengono e stanno mettendo il cuore. Devo rispettare il loro volere e loro si sentono un gruppo solido. Il calcio è fatto di risultati e valuterò se prendere un nuovo allenatore ma per ora si continua così con Olivieri.

Fin quando ci sarò io a Foggia non falliremo. Faccio impresa da oltre 30 anni e conosco il mio mestiere.

In passato ho dichiarato che avremmo preso un mister con un curriculum diverso ma poi ho visto che non è stato possibile per una serie di motivi. Tra l’altro ho speso un sacco di soldi per difendere il Foggia nei diverse gradi di giudizio.

Chi mi conosce sa che non mi piace solo partecipare, mi piace crescere per lottare per la vittoria. È evidente che qualche errore l’abbiamo fatto ma il calcio è una scienza non esatta. Purtroppo qualcosa è capitato e non era previsto. Smentisco anche tutti coloro che dicono che la squadra la faccio io, così come non è vero che la squadra sia stata lasciata da me allo sbaraglio. Ho sempre seguito la squadra e poi c’è anche un direttore sportivo. Sono vicino ai ragazzi senza creare interferenze.

Non sempre una punta è garanzia di prime posizioni, basta guardare la Juve Stabia. È una questione di squadra. Ovviamente cercheremo di trovare qualcuno all’altezza. Il Foggia ha bisogno di una punta.

Purtroppo non abbiamo la pazienza di aspettare i giocatori. Ricordate cosa è successo con Ogunseye lo scorso anno. Bisogna avere memoria.

Oggi era importante portare a casa i tre punti e va bene lo stesso anche se al gol del Monterosi siamo entrati in paura, ma è normale. Bisogna capire che ci sono dinamiche che vanno gestite. Ma bisogna essere tutti uniti soprattutto quando le cose vanno male. Capire che ci sono momenti in cui è giusto stringersi attorno ai ragazzi è fondamentale se si vuole il bene di questa squadra. Poi auguro ai tifosi di essere più sereni, e faccio a tutti i migliori auguri. “