I pali frenano l’orgoglio rossonero.
Lo spettacolare pareggio rimanda tutto alla sfida di ritorno dell’Adriatico. Un Foggia tutto cuore ed orgoglio ha provato a far suo il risultato ma la forza dell’avversario ed i due legni colpiti hanno bloccato i rossoneri bravi, comunque, a recuperare il momentaneo svantaggio.
In uno Zaccheria tutto esaurito si affrontano Foggia e Pescara per l’andata della semifinale dei playoff. Delio Rossi, sempre alle prese con gli atavici problemi di formazione, deve fare ameno per infortunio di Frigerio e Beretta, oltre a Rutjens squalificato, mentre in compenso recupera Leo ed i due elementi più prolifici in campionato, Ogunseye e Garattoni, freschi reduci dall’infermeria. Zeman, fischiato all’entrata in campo, non dispone di Brosco, Milani e Palmiero squalificati, preferendo Cuppone al rientrante Lescano.
Partenza sprint per i padroni di casa, anche oggi scaramanticamente in bianco, che alla prima azione vanno in vantaggio con Petermann che da fuori area indovina un sinistro talmente preciso al quale Plizzari non può opporsi. Degna di nota l’azione che ha portato al gol il regista rossonero che ha coinvolto Bjarkason bravo dalla destra a pescare con un cross Schenetti che al centro area porge all’indietro il prezioso assist che spiazza la difesa abruzzese. Il Pescara non ci sta e si butta subito in attacco ma è sempre il Foggia a rendersi pericoloso all’11’, su battuta da corner la palla finisce sui piedi Ogunseye che colpisce in pieno il palo alla destra del portiere avversario. Cinque minuti più tardi è Garattoni ad impegnare Plizzari con una conclusione indirizzata nel sette alla sinistra del portiere. Al 22’ a seguito di un doppio errore in fase offensiva del Foggia, gli ospiti ripartono in una veloce azione di contropiede che porta al tiro Aloi, alla disperata si tuffa Kontek che con il braccio intercetta il pallone nella propria area. Il rigore, confermato anche dal Var che fa il suo debutto allo Zaccheria, viene trasformato da Rafia che spiazza Dalmasso. I satanelli risentono del pareggio subito nel momento migliore e lasciano l’iniziativa agli ospiti che però non riescono ad approfittare della situazione. In chiusura di frazione è di nuovo il palo a negare la gioia del gol ai rossoneri questa volta a Schenetti che si tuffa di testa su un prezioso cross di Bjarkason.
Ad inizio ripresa, il portiere Plizzari non ce la fa e lascia il posto al classe 2003 D’Aniello. Zeman rinuncia anche all’ex Merola e Delle Monache per Kolaj e Lescano. Proprio quest’ultimo al 4’ porta in vantaggio i pescaresi su azione di angolo con un tocco che beffa Dalmasso. Il Foggia non si arrende ed al quarto d’ora pareggia grazie ad un confuso batti e ribatti che libera Bjarkason che in pratica con un rigore in movimento spiazza D’Aniello. Spinti dall’orgoglio i satanelli insistono ed alla mezz’ora la conclusione di Di Noia impegna seriamente l’estremo difensore biancoazzurro.
Foggia – Pescara 2-2
Marcatori: 2’pt Petermann (F), 24’pt rig. Rafia (P), 4’st Lescano, 15’st Bjarkason (F)
Foggia (3-5-2)
Dalmasso; Leo, Kontek, Rizzo; Garattoni (22’st Di Pasquale), Bjarkason, Petermann (9’st Di Noia), Schenetti, Costa; Ogunseye (32’st Iacoponi), Peralta. A disp. Raccichini, Vacca, Markic, Capogna. All. Rossi
Pescara (4-3-3)
Plizzari (1’st D’Aniello); Cancellotti, Boben, Mesik, Gozzi; Rafia, Aloi, Kraja (25’st Mora); Merola (1’st Kolaj), Cuppone, Delle Monache (1’st Lescano). A disp. Sommariva, Crescenzi, Gyabuaa, Vergani, Desogus, Pellacani, Ingrosso, Germinario. All. Zeman
Arbitro: Tremolada di Monza
Assistenti: Regattieri di Finale Emilia e Ravera di Lodi
IV Uff: Galipò di Firenze
Ammoniti: Kontek (F), Di Noia (F), Gozzi (P), Rafia (P)