Per il Foggia bilancio negativo sul sintetico
C’è un fattore determinante per il cammino dei satanelli che forse è qualcosa di più di una semplice coincidenza. Con la disastrosa trasferta di Cerignola sono terminate le partire sui campi in erba sintetica almeno per quanto riguarda la stagione regolare. Otto sono stati gli incontri giocati in campionato sui manti artificiali ed il bilancio è assolutamente negativo: 5 sconfitte (AZ Picerno, Giugliano, Virtus Francavilla, Avellino e per l’appunto Cerignola), 2 pareggi (Potenza e Juve Stabia) ed una sola vittoria, quella in casa della Turris. Sono appena 5 i punti racimolati sui 24 a disposizione nelle 8 trasferte, con un’incidenza del 23% sul totale dei 22 punti esterni. Deficitario anche il resoconto della differenza reti che registra un preoccupante -7 a causa dei 17 gol subiti a fronte dei 10 fatti. La sconfitta più sonora è stata la prima, in casa del Picerno ancora sotto la gestione Boscaglia, con il risultato di 3 a 0 per i lucani; entrambi in rimonta gli unici due pareggi conclusisi con lo stesso punteggio di 1-1. Luogo di infinta tristezza per i rossoneri, è stato il Partenio-Lombardi di Avellino, teatro di due 3 a 2 che gridano ancora vendetta sia contro i locatari del Giugliano che contro gli effettivi padroni, i lupi biancoverdi. Una situazione che fa senza dubbio riflettere anche perché la squadra, che solitamente si allena sul campo sintetico della “Figc”, dovrebbe essere quindi abituata ad una superficie completamente diversa rispetto ai manti in erba naturale e conoscere le insidie dei rimbalzi, della scorrevolezza della palla e della assenza di deformazioni del terreno. A Messina e Catanzaro, gli ultimi due viaggi rimasti all’appello, l’artificiale non è di casa, un buon viatico per sperare di evitare le maldestre figure rimediate sulla sempreverde plastica.