Gallo: “Le vicende esterne tolgono serenità ai ragazzi”
di Mimmo Attini
Il primo tempo è stato inguardabile ma durante l’intervallo mi sono fatto sentire. Ho detto loro che stare sullo 0 a 0 era già una fortuna per noi.
Nel secondo tempo abbiamo cominciato a giocare. Io la partita la volevo vincere a tutti i costi ed ho capito subito che i ragazzi avevano un altro atteggiamento. Anche dopo il gol abbiamo continuato a giocare. Purtroppo non riusciamo a chiuderla definitivamente, soffriamo fino alla fine e una palla sporca può capitare e prendi il gol. Dobbiamo essere più cinici a chiuderle. Per la difesa a 4 ci serve ancora lavorare molto per questo prediligo comunque la difesa a 3. La posizione di Peralta nel secondo tempo è stata fondamentale. Da mezzala va a giocare dietro le punte, lui lì è devastante.
A me non piacciono le scuse ma il nostro quotidiano è problematico sotto tutti i punti di vista. Non posso negare che i ragazzi non sono liberi con la testa. Però dopo il primo tempo ho detto ai miei giocatori che per gli ultimi 45 minuti dovevamo liberare la testa da ogni pressione esterna. La gratitudine verso il pubblico è d’obbligo e va meritata. Vuthaj ha lavorato molto in campo e gli manca solo il gol. Anche durante gli allenamenti non si risparmia mai. L’attaccante è un ruolo strano perché per 90 minuti aspetti l’attimo giusto e magari quando ti capita lo sbagli. I fischi ci sono tutti e devono essere di stimolo per fare meglio; del resto giocare a Foggia significa questo. I fischi servono a crescere. Anch’io prendo le critiche per un cambio sbagliato ma mi servono per migliorare. Tolta la partita col Catanzaro che sarà a porte chiuse, ci aspettano 5 partite toste. Come oggi, dobbiamo avere più soluzioni anche in attesa del gol degli attaccanti. A volte queste partite si risolvono in modo sporco, con una palla inattiva. Stiamo lavorando bene su queste situazioni in attesa dei nostri attaccanti. D’ursi si sta riprendendo ma non so se potrà giocare. È fermo da un mese e lo valuteremo nei prossimi giorni. Per giocare dovrà fare almeno un paio di allenamenti.
(ph. Alessandro Forcelli)