Ma che campionato deve fare il Foggia?
di Mimmo Attini
Dopo la partita di Latina, pareggiata a pochi minuti dalla fine dai padroni di casa, si sono sollevati una serie di dubbi e di perplessità. Ma il campionato questo Foggia lo deve vincere oppure basta solo divertirsi e puntare ad un piazzamento ai play-off? E poi, ma Zeman lo si vuole veramente?
Sappiamo che il web, soprattutto sul calcio, mostra tutta la sua schizofrenia ma in meno di quindici giorni siamo passati da “è tornata zemanlandia” dopo la sfida col Potenza, a “mister inutile perché non adeguato al calcio moderno” dopo la sconfitta con la Turris e il pareggio in terra pontina.
Probabilmente quello che manca in questo momento è proprio un obiettivo chiaro di cosa si vuole. Sicuramente la società attuale è decisamente molto più solida di quella dello scorso anno, sicuramente la rosa dei giocatori assieme a mister Zeman è molto più completa e forte di quella precedente. Ed allora la nuova compagine deve fare necessariamente meglio di quella allenata da Marchionni. Lo scorso anno l’obiettivo dichiarato era la salvezza o al massimo i playout. Arrivare ai playoff ha rappresentato un fuori programma piacevolissimo. Bisogna chiaramente capire quest’anno a che campionato mira il Foggia. Probabilmente potrebbe essere quello di non vincere il campionato ma disputare dei plyoff da protagonista.
Il Foggia attuale è ancora lontano parente da quella squadra zemaniana che impone il proprio gioco sin dai primi minuti. Sappiamo che le squadre di Zeman necessitano del giusto tempo per apprendere moduli e schemi di gioco. Lo si è visto a Latina, una squadra quella laziale, costruita negli ultimi giorni. La squadra di casa prima del rigore, ha avuto le sue buone occasioni per segnare e questo rappresenta un campanello d’allarme per i satanelli. Si percepisce chiaramente che i giocatori del Foggia non hanno ancora quella conoscenza tattica voluta da Zeman. Ma è qui che nasce la polemica da parte di chi vuole la vittoria ad ogni costo e colore che predicano tempo per poter dare ai ragazzi la possibilità di esprimere quel calcio zemaniano tanto apprezzato. In questo momento storico, Zeman divide. Ma questa dicotomia nasce proprio da una chiara mancanza di obiettivi. Sapere che il programma societario è biennale o triennale ti porta facilmente a comprendere e digerire risultati come quello con la Turris o col Latina. Perché sai che si stanno mettendo le basi per qualcosa che raggiungerà il suo apice il prossimo anno con giocatori che avranno già acquisito gli schemi di Zeman. Se invece ci stiamo giocando tutto quest’anno, allora bisogna essere più pragmatici evitando di prendere gol a 3 minuti dalla fine. Bisogna saper difendere quel gol di vantaggio anche a discapito della ricerca del bel gioco. Ma allora perché puntare su Zeman?
Questi sono i tantissimi commenti che si leggono sul web; queste sono le discussioni che si affrontano sui diversi gruppi social.
È come se ci fosse uno scontro tra coloro che vogliono il bel gioco sempre e comunque concedendo ogni attenuante a Zeman e ai suoi ragazzi e coloro a cui interessa solo il risultato perché ormai il mister ha fatto il suo tempo.
Sicuramente non bastano quattro partite per fare valutazioni esaustive così come tutti sappiamo che le squadre di Zeman hanno bisogno di un pò di tempo prima di carburare. Ma parlare già di stagione fallimentare sembra un paradosso.
Forse quello che manca chiaramente è sapere qual è il vero obiettivo di questo campionato. E questo è un compito societario.
(ph. Alessandro Forcelli)