Il rispetto di chi la pensa diversamente
In questi giorni hanno fatto notizia le esternazioni delle tifoserie, sia quando hanno accolto calorosamente i calciatori dopo la trasferta a Monopoli, sia quando hanno continuato ad esporre striscioni che inequivocabilmente invitavano la dirigenza a cambiare aria.
Due manifestazioni che, anche se possono sembrare contrastanti tra loro, evidenziano un modo di pensare ed agire che va soprattutto rispettato. Voler pensare che tutti si possano adeguare al proprio modo di essere e di pensare è la vera forza destabilizzatrice dell’ambiente.
Si può benissimamente pensare che la società attuale sia la più idonea a guidare il club rossonero ma, al tempo stesso non si può biasimare chi la pensa nel modo esattamente contrario.
Fanno più male i commenti al gesto apparsi sui social che non il gesto stesso. Abbiamo più volte detto che a tutti interessa il bene del Foggia, soprattutto in campo ma non creiamo confusione e non offendiamo chi manifesta ed esprime il proprio giudizio in modo pacato, rispettoso e corretto. Non provate ad entrare nel merito di pensieri che sono mossi da una me talità che appartiene solo agli Ultras. Chi come noi è al di fuori di questo mondo si limitasse ad osservare e a rispettare.
La tifoseria avrà le sue buone ragioni per contestare o per applaudire così come le avrà il tifoso definito “comune”. L’importante è mantenersi con le offese dal comodo delle proprie tastiere, perchè questo non fa il bene del Foggia e soprattutto non può diventare una gara tra chi è più forte da una parte o dall’altra.