Si definisca il tutto e poi…i nomi
Si aspetta da un momento all’altro l’arrivo del gruppo Follieri alla guida del Foggia tra l’entusiasmo e la convinzione del presidente, l’atteggiamento più pacato e riflessivo da parte di Pelusi e la posizione della Pintus che non ha mai fatto mistero del suo non gradimento della trattativa e che sembra volersi prendere tutto il tempo a sua disposizione, come per legge, per decidere.
Nel frattempo il sindaco Landella vuol vederci chiaro e vuole sottoporre all’attenzione dell’attuale compagine societaria nuove proposte di acquisto totale o parziale delle quote, rilanciando di fatto l’imprenditoria foggiana al vertice rossonero.
Diciamo quindi che la situazione non è ancora completamente definita e la sensazione è quella che le cose andranno avanti così per altri giorni ancora.
Nel frattempo, pur non essendo ancora definito l’assetto societario, vengono già anticipate alcune mosse che dovrebbero definire il nuovo assetto tecnico della squadra, indipendentemente dal campionato che si andrà ad affrontare. Ed ecco così che si ipotizzano due ritorni a Foggia: il primo, Peppino Pavone, non ha bisogno di alcun commento, essendo stato l’artefice di Zemanlandia ma che sembrerebbe dover risolvere prima un suo contratto con la Cavese; il secondo, Roberto Pruzzo, il quale, secondo di Giuseppe Giannini, non visse in rossonero una stagione fortunata. I due nomi, accostati al Foggia della prossima stagione, servono a far crescere quell’entusiasmo in una piazza stanca che continua, in linea di massima, a non vedere di buon occhio l’arrivo di un gruppo che, già in passato, aveva illuso i tifosi.
Riteniamo sia giusto che la società faccia le sue considerazioni, che non faccia passi affrettati, che il sindaco continui a vegliare su un patrimonio dell’intera comunità ma, prima di annunciare programmi tecnici, pensiamo sia giusto ripartire dai vertici, dalle disponibilità e dalla definizione dei ruoli.
Le idee possono aspettare, se tutto filerà liscio, il resto vien da sè.