Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
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La Juve si riprende la vetta

di Salvatore Valerio

Si sono concluse le rimanenti partite che erano state bloccate la scorsa settimana a causa del coronavirus.
La prima partita in programma (Parma Spal) si è giocata in ritardo. Prima sospesa dal Ministro dello Sport Spatafora, successivamente confermata. Insomma un caos in cui c’è da un lato il Governo e dall’altro la Lega serie A. Per martedì 10 marzo la Figc ha indetto un Consiglio Federale straordinario per decidere come muoversi per le prossime gare.
In tutta questa confusione ci sono anche da evidenziare le disposizioni per le dirette televisive dove Lega, Sky, Dazn si sono attenute alle vigenti disposizioni. Anche l’Associazione italiana Calciatori ha fatto sentire la sua voce attraverso Tommasi che evidenzia la necessità di fermarsi.
Quasi certo lo stop del Campionato anche a porte chiuse. Vedremo.
In questo contesto, surreale già di suo, si è conclusa
( finalmente) la settima giornata di ritorno.
Parma Spal 0-1
Al 67^ Valoti si avventa sulla palla alta , Bruno Alves lo scalcia in area, Pairetto indica il dischetto . Confermato il tutto anche dopo aver visto le immagini al VAR. Petagna va a segno dagli undici metri. Per gli amanti della statistica va rimarcato che il 25% dei gol della squadra spallina giungono dai calci di rigore. Una percentuale record in questo Campionato.
La partita gravita intorno all’azione che ha portato al rigore ed al successo della squadra di Di Biagio dopo cinque turni. Poche azioni di rilievo, pochi tiri in porta, insomma una partita condizionata non solo perché a porte chiuse ma anche per l’avvio ritardato.
In conclusione un derby giocato sotto ritmo in cui l’unica nota lieta è per la Spal che lascia l’ultimo posto in classifica.
Milan Genoa 1-2
Al minuto 7 Pandev , al 41^ Cassata.
Si chiude con il doppio vantaggio per la squadra di Nicola, un primo tempo in cui se si esclude qualche occasione con Ibrahivomic, vede un Genoa ben disposto in campo sempre pronto a ripartire e a far male, come in occasione delle due reti.
Nel secondo tempo la squadra rossoblu controlla senza brividi la partita almeno fino al minuto 77 .
E’ sempre lui Ibra che riapre il match : tiro di Bonaventura deviato , Ibrahinovic ne approfitta e batte Perin. La squadra genoana però regge sino alla fine, con una accorta ed ordinata prestazione.
Risulta evidente che la settimana in cui il Milan è stato ridisegnato a livello diringenziale ( cacciato Boban) , non ha portato bene e ha lasciato degli strascichi con Gazidis pronto a cambiare tutto, partendo dal ruolo del prossimo allenatore, che pare sia Ralf Rangnick. Per il Genoa tre punti di platino che gli consentono di agganciare il Lecce a quota 25, mentre per il Milan, fermo a 36 punti, una posizione di classifica che lo vede fuori dalla zona Europa.
Sampdoria Verona 2-1
Il primo tempo si chiude con poche emozioni con qualche sortita del Verona. Una di queste consente alla squadra scaligera di passare in vantaggio al 32^ con Zaccagni che va in rete grazie ad un tocco decisivo del portiere doriano Audero.
Il secondo tempo vede la squadra ligure più motivata con il portiere Silvestri del Verona in evidenza.
Al 62^ nega il gol a Jankto, al 67 ^ dice no anche a Tonelli.
Nulla può fare al minuto 77 quando un ottimo “dai e vai” tra De Paoli e Quagliarella consente di andare in gol quest’ultimo, lesto nell’anticipare la difesa gialloblu ed il portiere. All’85^ Il colpo di scena: Dawidowicz per una gomitata rifilata a Ekdal si becca il giallo e, trattandosi di fallo in area, Valeri assegna un calcio di rigore alla squadra blucerchiata.
Dagli undici metri il trentasettenne Fabio Quagliarella non sbaglia. Si accende nel finale la partita per i continui assalti del Verona che non sortiranno l’effetto voluto.
Per la squadra di Ranieri tre punti importantissimi per la classifica mentre per il Verona si interrompe la striscia magica di nove risultati positivi.
Udinese Fiorentina 0-0
Gara che forse ai punti avrebbe meritato di vincerla la squadra viola che al 41^ con Milenkovic colpisce il palo e sul finire al 92^ Chiesa con un destro impensierisce Musso che respinge come può. Alla fine tutti contenti con la squadra bianconera che centra il quarto pareggio consecutivo.
Juventus Inter 2-0
Ecco il derby d’Italia giocato a porte chiuse che non ha deluso, specialmente chi si attendeva una reazione da parte dei bianconeri, dopo le ultime deludenti partite in termini di gioco e risultati.
Un primo tempo in cui nei primi venti minuti è la squadra di Maurizio Sarri che fa la partita muovendosi bene nei pochi spazi lasciati dall’Inter.
Il ritmo è elevato e le occasioni fioccano. Al minuto 8
su un calcio d’angolo calciato da Cristiano Ronaldo, svetta de Ligt che gira di testa verso la porta. Handanovic di pugno mette fuori. Al 15^ Cr7 scarica a sinistra per l’accorrente Matuidi, che di sinistro impegna Handanovic in tuffo.
Con pazienza l’Inter cerca di rispondere alla Juventus, guadagna campo ed al 36^ Brozovic tira di prima intensione, ma Szczesny è bravo a tuffarsi e deviare la palla. Nel secondo tempo le due reti : al minuto 54 Ramsey che fa passare la palla tra una selva di gambe,tra cui quelle di de Vrij che “sporcano” il tiro che beffa il portiere dell’Inter.
Al 59^ entra Dybala al posto di un evanescente Douglas Costa. Dopo il gol il possesso di palla della Juventus è aumentato. L’Inter non sembra avere una reazione propositiva dopo il gol subito, anzi si nota una squadra alquanto appannata e priva di nerbo. Il fraseggio stretto e veloce della squadra Campione d’Italia, non consente alla squadra di Antonio Conte di giocare come sa, risulta evidente il contraccolpo psicologico dello svantaggio. Il possesso di palla mostrato dai nerazzurri nella seconda frazione del primo tempo ormai non c’è più.
Al 67^ il gol da antologia da parte di Dybala che dopo un fraseggio con Ramsey , dribbla due difensori all’interno dell’area e di esterno sinistro manda la palla in rete.
L’Inter si scuote e tenta di riaprire la partita nel finale di gara, ma la Juventus gioca con serenità e senza apprensione portando a casa un importante risultato
che avrà un peso specifico nella volata scudetto.
L’entrata di Paulo Dybala nel secondo tempo ha cambiato la partita.
Alla fine risultato giusto che spazza via tutte le polemiche dei giorni scorsi.

Sassuolo Brescia 3-0
La giornata si chiude con il Sassuolo che riceve il Brescia che nelle ultime dieci partite è reduce da sette sconfitte e tre pareggi. Per il Sassuolo una occasione per migliorare la sua classifica.
Il primo tempo vivace in cui si fa vedere di più il Brescia che per poco non va in vantaggio con Balotelli al 34^ che tira da fuori area , Consigli devìa in corner.
Ma è il Sassuolo che va in gol al 45^ con Caputo.
Al 33^ cambio forzato: Berardi per Defrel.
Nel secondo tempo ancora una scatenato Caputo al 61^ e Boga al 74^ liquidano la pratica Brescia.
Al 72^ altro cambio forzato per De Zerbi.
Romagna fuori per un infortunio, che sembra serio, per Marlon.
Continua il momento no per il Brescia che adesso è malinconicamente fanalino di coda.

Redazione Solofoggia.it

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