Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano Verso la partita

Sarà una corsa a tre?

di Massimo G. Marsico

Alla borsa del campionato sono in rialzo le azioni del Cerignola (avvicinatosi pericolosamente alle due battistrada: il Bitonto dista 5 lunghezze, il Foggia è a due passi).
Da quando c’è Feola in panchina i gialloblù hanno perso solo allo Zaccheria. Per il resto solo vittorie (12, comprese le ultime con Bitonto e Sorrento) e pareggi (2).
Nelle restanti 9 partite, il calendario dell’Audace non prevede scontri diretti. Sulla carta, la trasferta più insidiosa è quella di Fasano (alla 30^ giornata). In casa la gara più impegnativa è con il Taranto (alla penultima). Le altre sfide sono tutte alla portata di Rodriguez e compagni.
Certo, poi le partite vanno giocate.
A cominciare da quella di domenica prossima a Vallo della Lucania (la Gelbison è reduce dalla sconfitta di Gravina, ma in precedenza aveva inanellato 6 risultati utili consecutivi). E le insidie sono sempre dietro l’angolo.
Ma chi vorrà vincere il torneo dovrà fare i conti col Cerignola.
Almeno, questa è la sensazione (al momento).
Il Bitonto ha rallentato: un solo punto negli ultimi 180 minuti. Il calo (ritenuto fisiologico in casa neroverde) è coinciso con lo stop del bomber Patierno (fermo a quota 19 da 3 giornate).
Se non si sia l’inizio di una crisi, ce lo dirà Brindisi (pur con tutti i suoi problemi) che si reca al Città degli Ulivi. Un risultato diverso dalla vittoria dei padroni di casa, sarebbe sorprendente (la squadra di Ciullo non vince da 9 partite).
Peccato non ne abbia approfittato il Foggia, inciampato a Casarano come in precedenza – in questo girone di ritorno – a Gravina (senza dimenticare la… frenata di Agropoli).
Il passo dei rossoneri fuori casa, ultimamente, è insicuro. Non da squadra che ambisce alla vittoria finale.
Preoccupa (da sempre, per la verità) la fatica con la quale la squadra di Corda arriva a costruire (quando vi riesce) palle-gol. Non a caso, rispetto alle due principali rivali, ha un bottino di reti inferiore (appena 31 gol all’attivo, 13 in meno di Bitonto e Cerignola).
I rossoneri devono capire che non sempre può essere sufficiente il “golletto” (magari su rigore) per aver ragione degli avversari (come accaduto spesso).
Al Foggia serve un salto di qualità (soprattutto sul piano del gioco) per arrivare davanti a tutti al traguardo della promozione.
Inutile sottolineare come con il Nardò (13° con 27 punti come il Grumentum) non vi sia scelta: Gentile e compagni devono vincere.
La tradizione è favorevole: mai i neretini hanno vinto allo Zaccheria (anche se quest’anno, ad inizio di stagione, costrinsero il Foggia ai rigori in Coppa Italia, dopo lo 0-0 nei tempi regolamentari).
Il Sorrento (ridimensionato dal Cerignola) riceve il Grumentum, bisognoso di punti. Avrà la forza di risollevarsi dopo lo scivolone del Monterisi?
Intriga la sfida (a distanza) Casarano-Taranto, in chiave play off. In classifica sono distanziate di 2 punti: Casarano 41, Taranto 39. Ma una sola arriverà agli spareggi post season. Entrambe giocano in trasferta: la squadra di Bitetto ad Altamura, quella di Panarelli a a Santa Maria Capua Vetere.
Le rimanenti sfide interessano la zona salvezza (fatta eccezione, forse, per Agropoli – Gravina, con i padroni di casa che sembrano, oramai, rassegnati alla retrocessione e gli ospiti che veleggiano nelle acque tranquille del centro-classifica). Spicca su tutte Francavilla – Nocerina. Senza dimenticare Fidelis Andria – Fasano.

Redazione Solofoggia.it

Redazione Solofoggia.it

Ultimi articoli