Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
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Turno favorevole…sulla carta

di MASSIMO G. MARSICO

Tra Bitonto e Foggia continua il duello a distanza, in attesa dello scontro diretto (in programma alla 31^ giornata).
L’obiettivo dei rossoneri deve essere quello di arrivare al 9 aprile (data di Foggia – Bitonto) con non più di 5 punti di distacco dalla capolista (tanti quanti se ne contano ora in classifica) e – se possibile – ridurre il divario.
In tal senso, la squadra di Corda non può più permettersi passi falsi. Al contempo deve sperare che ne commetta qualcuno quella di Taurino.
Il Bitonto, fin qui, ha perso solo 2 volte (in avvio di torneo: alla 3^ ed alla 4^ giornata). Dall’ultima sconfitta (era il 22 settembre) ad oggi ha inanellato ben 14 vittorie inframmezzate da 5 pareggi. Insomma, lascia pochi punti per strada.
Viaggia, infatti, ad una media di 2,3 punti a partita. Continuasse così, chiuderebbe a quota 78. Come il Picerno nello scorso campionato (che, però, scontò 3 punti di penalizzazione), ma meno del Potenza di due stagioni fa (che toccò quota 81).
In serie D (almeno nel girone H) – evidentemente – bisogna correre forte, per tagliare il traguardo della promozione davanti a tutti. Non sono ammessi rallentamenti. E il Foggia (che era giunto al giro di boa accanto al Bitonto) ne ha avuto uno ad inizio di girone di ritorno: due brusche frenate con il Fasano (in casa) e ad Agropoli (non senza clamore) a cui, poi, ha fatto seguito lo stop (inatteso) di Gravina.
Ne ha approfittato il Bitonto per andare in fuga, superando senza troppe difficoltà gli stessi ostacoli che avevano creato problemi ai rossoneri (leggi: trasferte di Agropoli e Gravina).
Con il Cerignola così come il Taranto, il Foggia è tornato a marciare con passo spedito (nonostante la strada… in salita). Non ha perso ulteriore terreno (restando, in tal modo, competitivo), ma al contempo non è riuscito a ridurre le distanze (perché il Bitonto non ha rallentato).
Ora, però, davanti al Bitonto c’è un ostacolo tra i più alti sulla strada che porta al traguardo finale: quell’Audace Cerignola (quarto, staccato di 10 punti dalla capolista) che ha l’ultima chance per poter rientrare, in qualche modo, nel discorso-promozione.
Fin qui, Feola (sulla panchina gialloblù dall’11^ giornata) ha perso solo allo Zaccheria, vincendo 10 delle ultime 13 gare. Ha riportato in alto l’Audace che aveva trovato in bassa classifica. Ha fatto un buon lavoro, ma non l’ha (ancora) completato. Se vorrà farlo, dovrà necessariamente fermare la squadra di Taurino.
Bitonto – A. Cerignola è il big match della 24^ giornata nel girone H di serie D.
Dal canto suo, il Foggia non ha alternative. Deve vincere.
Affronta il Brindisi (altro derby), in uno Zaccheria senza tifosi. Si gioca, infatti, a porte chiuse.
La squadra di Ciullo (ottava in classifica con 29 punti) non vince da due mesi (era il 15 dicembre quando si impose a Gravina 1-3). Da allora ha racimolato solo 5 pareggi, inframmezzati da 2 sconfitte (con Taranto e Cerignola). Ma sul rendimento dei messapici pesano le difficoltà societarie.
All’andata finì 1-1.
Un pareggio, domani, avrebbe (per i rossoneri) il sapore della sconfitta.
Uno sguardo, veloce, agli altri incontri.
Sorrento – Casarano è tra le gare più interessanti. La formazione di Maiuri (terza, a -9 dalla capolista) sta rallentando (un solo punto negli ultimi 180 minuti), quella di Bitetto non riesce ad accelerare (solo 2 vittorie nelle ultime 8 giornate, nelle quali pesa la sconfitta interna con il Cerignola).
Il Taranto (quinto), in cerca di riscatto (dopo la batosta nel derby), gioca ad Altamura, mentre il Fasano (settimo, ma in caduta libera: appena 3 punti nel girone di ritorno) si reca a Francavilla in Sinni.
Completano il quadro della giornata gli incontri Gelbison – Nocerina, Gladiator – Gravina, Nardò – Grumentum e Fidelis Andria – Agropoli, tutti di interesse per la salvezza.

Redazione Solofoggia.it

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