53 anni di calcio presi a calci (seconda puntata)
di Giuseppe Roberto
Iniziò un nuovo campionato, quello del 65-66. All’epoca avevamo Capra in squadra, segno che con il tempo siamo stati una buona squadra zootecnica.
Avevamo Valade’ (molti giovani si chiederanno chi è ), ma anche Maioli ed un certo Nocera che conoscono anche i giovani, i miei figli ed i figli futuri dei miei figli. Perdendo subito contro la juve e poi contro il Milan, capimmo subito che il campionato non era dei migliori. O almeno lo capirono quelli che capivano più di me che avevo 2 mesi di vita.
All’epoca il Sindaco era Forcella, un democristiano, le strade erano in ordine per essere di quel tempo. Oggi usiamo le pietre delle strade per le “forcinelle”, termine probabilmente coniato in ricordo del vecchio sindaco.
In cima alle classifiche musicali c’era “ Io che non vivo senza te” probabilmente la canzone che cantava mia madre tenendomi tra le braccia e, “Il silenzio” che cantava mio padre quando finalmente dormivo. Iniziarono la carriera le gemelle Kessler, e da allora, a pochi mesi dalla nascita, iniziai a canticchiare una canzoncina che fa più o meno così “Weeooo cum amma fa c piac a ciaccanel…”
..,continua