Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
Nonsolofoggia

L’Italia è fuori

Game over!
La doppia sfida contro la Svezia mortifica una nazione intera , rubandole quelle emozioni che, con alti e bassi, avevano coinvolto da sempre i cuori di tutti gli italiani.
Mestamente e vergognosamente siamo fuori dai giochi.
È tempo di valutazioni, di considerazioni, c’è chi non riteneva Ventura all’altezza della situazione, chi imputava a Tavecchio la cattiva gestione della Federazione, chi riteneva e ritiene che i troppi stranieri presenti nel campionato italiano limitano di fatto le scelte di un commissario tecnico.
Sarà tutto vero ma diciamo pure che ormai ritenevamo tutti una cosa scontata la partecipazione dell’Italia ad una competizione mondiale e forse tutti, ma proprio tutti, non abbiamo mai pensato ad una eliminazione così clamorosa.
Aggiungiamo pure che le attenzioni degli appassionati erano rivolte altrove, alle vicende dei clubs, ai calciatori super pagati ma anche super valutati.
Se si chiedeva negli anni 70 ad un bambino che giocava con la palla in un cortile cosa avrebbe voluto fare da grande, avrebbe risposto: “Giocare in Nazionale!”; se lo si chiede ad un bambino di oggi, probabilmente risponderebbe: “Diventare come Cristiano Ronaldo o come Messi!”. Se si chiedeva allo stesso bambino di allora chi era Zoff, la sua risposta sarebbe stata: “Il portiere dell’Italia”; oggi Buffon lo indicherebbe come il portiere della Juventus.
Abbiamo perso l’orgoglio di essere italiani innanzitutto.
Aggiungiamo pure che mancano i fuoriclasse, quelli che hanno caratterizzato le nazionali nel passato, quelli che chiudevano le porte a grandi calciatori come Claudio Sala, Beccalossi, Pruzzo che all’epoca avrebbero giocato titolari in qualsiasi nazionale.
Il presente non ci ha regalato nemmeno gli eredi di chi faceva la differenza solo qualche anno fa.
Dove sono i nuovi Baggio, Del Piero, Maldini, Totti?
L’avvento degli stranieri ha complicato le scelte di qualsiasi CT sino ad arrivare alle convocazioni di calciatori nemmeno titolari nelle squadre di club ma è anche vero che senza il talento quello puro una nazionale fa sicuramente fatica.
Ci tocca saltare un giro con rabbia e delusione ma forse questo è il momento giusto per riprogrammare, per rifondare, per dare quella dignità ignobilmente persa in una triste sera al Meazza.

Alberto Mangano

Giornalista sportivo , opinionista televisivo. Tra le sue collaborazioni quella con Il Mattino di Foggia. Autore del sito www.manganofoggia.it sulla storia, la cultura e le curiosità sulla sua città. Autore inoltre di diversi libri su Foggia e sul Foggia.
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